Costa Concordia: controlli antinquinamento al Giglio

«Al momento non si riscontrano fenomeni significativi di inquinamento nelle acque di Giglio Porto». Lo sottolinea Arpat, l’Agenzia per la protezione ambientale della Toscana che nell’ultimo bollettino di monitoraggio delle acque dell’Isola del Giglio dopo il naufragio della Costa Concordia spiega che «gli idrocarburi risultano inferiori alle soglie di rilevabilità analitica.

Altri parametri sono non rilevabili o sono presenti in concentrazione ‘paragonabile al biancò. I test di tossicità sono risultati negativi, mentre le analisi microbiologiche sono in corso». Intanto Arpat fa sapere che è stato aggiunto un nuovo punto di campionamento lontano dalla nave verso sud oltre il punto di presa del dissalatore (Cala Caldane), che fornisce acqua dolce all’isola, come ulteriore elemento di confronto e monitoraggio.

Staffetta tra i battelli che studiano la salute del mare: il Poseidon di Arpat, che per due settimane ha monitorato le acque circostanti la Costa Concordia, viene rilevato dall’Astrea, il battello di ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). Un avvicendamento programmato che avviene nell’ambito di un accordo di collaborazione fra l’Agenzia per la Protezione Ambientale della Toscana e l’agenzia nazionale (ISPRA).