Volvo Ocean Race: le Salomone dividono in due la flotta

Lasciatasi alle spalle l’equatore, la flotta della Volvo Ocean Race, si è divisa in due gruppi per affrontare gli imprevedibili Doldrum verso Auckland, traguardo della quarta tappa. A est restano Groupama, PUMA e Abu Dhabi che fanno rotta diretta sulla meta mentre a ovest Telefónica, CAMPER e Team Sanya puntano la prua sulle Isole Salomone, una zona di navigazione poco conosciuta. Una decisione “salomonica” che ha permesso agli spagnoli guidati da Iker Martínez di posizionarsi a sud della flotta e a quella di Chris Nicholson di risalire un posto nella classifica provvisoria. Ma solo nelle prossime giornate si potrà dire chi avrà avuto ragione.

E’ stato un inatteso salto di vento a dividere la flotta a metà, aprendo nuove opportunità per le barche che si trovano nella parte occidentale del grande campo di regata del Pacifico e che si apprestano ad affrontare il terreno semisconosciuto delle Isole Salomone. Il trio occidentale, formato da Team Telefónica, CAMPER e Team Sanya si è allineato per passare nel mezzo dell’esteso arcipelago mentre gli altri tre restano a est.

Scelte difficili da prendere e ancor più da decifrare, in vista dell’evoluzione della meteo. Tanto che persino Ken Read, skipper di PUMA si dice sorpreso degli sviluppi di questa quarta tappa. “Tre di qua e tre di là. Sembra una follia, solo pochi giorni fa avrei pensato che fosse una pazzia passare attraverso quelle zone, ma oggi è proprio così, tre da una parte e tre dall’altra e potrebbe anche funzionare.” Il navigatore della barca americana concorda nell’affermare che nessuno pensava di passare fra le isole all’inizio della tappa ma che l’opzione è l’unica possibile per coloro che sono rimasti a ovest dopo che nelle ultime 24 ore il vento è girato a destra. “Non è una situazione completamente inaspettata in rapporto alla loro posizione, ma credo che non fosse certo il loro piano A passare fra le isole alla partenza da Sanya. Se ci avessero seguito avrebbero probabilmente perso molto, quindi la loro opzione migliore passare da quella parte e tentare di riprenderci in seguito, cosa che potrebbe anche riuscire.” Addis ha tuttavia sottolineato come il passaggio in una zona dove le carte non sono molto dettagliate è sempre difficile, soprattutto di notte. “Ovviamente è un po’ più complicato che navigare in acque aperte. E’ una parte del mondo scarsamente abitata e le carte non sono molto buone. Passeranno di notte, e non credo ci siano fari e boe. Anche noi abbiamo qualche problema con il vento, non so davvero dire cosa succederà.”

A bordo di Team Telefónica lo skipper Iker Martínez ha organizzato una riunione con l’equipaggio per soppesare le loro opzioni prima di scommettere sul passaggio fra le isole, che potrebbe creare chance di recupero per il team iberico. “La terza tappa è stata difficile per la meteo, ma questa si sta rivelando ancor più imprevedibile.” Ha detto Martínez.

“Fino a pochi giorni fa eravamo certi di non avere molte possibilità davanti a noi, e che sarebbe stata una pura gara di velocità fino alla Nuova Zelanda.”

Una decisione simile è stata presa anche da CAMPER with Emirates Team New Zealand, che prevede di passare fra le isole di Santa Isabel e Choiseul. Il navigatore Will Oxley ha affermato che “Ormai non ci sono mezze misure. Avendo fatto questa scelta di passare fra le Salomone e di prendere una opzione ovest nel mar dei Coralli, adesso seguiremo questa strada. Dobbiamo essere perseveranti fino alla fine dei giochi e in circa sette giorni, quando ci avvicineremoo alla Nuova Zelanda, si vedrà come gireranno le cose.”

Secondo Franck Cammas lo skipper di Groupama, attualmente leader della provvisoria, gli ultimi sviluppi potrebbero costituire un ulteriore rischio per il suo team. “E’ ovvio che preferiremmo che gli avversari fossero allineati dietro a noi. In zone instabili come quella dei Doldrum è molto rischioso avere delle barche così distanti con una meteo diversa. Hanno già fatto 12 ore molto veloci ed è stata una buona mossa. Erano obbligati a causa della loro posizione, ma potrebbe essere una buona scorciatoia. Forse anche una scelta vincente, se avranno un vento diverso dal nostro. Certo potrebbero avere del ridosso fra le isole, ma anche delle accelerazioni. Noi potremmo avere delle aree di calma.”

Al rilevamento delle ore 14 di oggi, quando si è entrati nel tredicesimo giorno di regata e ai leader mancano meno di 2.000 miglia ad Auckland Groupama 4 guida i sei team con poco meno di 86 miglia su PUMA e 101,4 su Telefónica. CAMPER è risalito in quarta posizione e ha un distacco di 149,1 miglia, Abu Dhabi, è sceso in quinta piazza con un gap di 153,8 mentre e Team Sanya chiude la flotta con 209,5 miglia dai francesi.

Posizioni al rilevamento delle ore 13 GMT (14 ora italiana) del 3 marzo 2012:

1. Groupama sailing team, a 1.914,5 miglia da Auckland
2. PUMA Ocean Racing powered by BERG, +85,9
3. Team Telefónica, +101,4
4. CAMPER with Emirates Team New Zealand, a 149,1
5. Abu Dhabi Ocean Racing, +153,8
6. Team Sanya, +209,5

Foto: Y. Riou