Volvo Ocean Race: rivoluzione al vertice

Le ultime 24 ore hanno completamente rivoluzionato la classifica provvisoria della settima tappa della Volvo Ocean Race. Se ieri erano gli spagnoli di Telefónica a guidare oggi la leadership è passata nelle mani di Abu Dhabi, che tuttavia la deve difendere dagli attacchi che vengono da CAMPER a qualche centinaia di metri solo dalla poppa della barca nera. PUMA mantiene la terza piazza, mentre quelli che fino a ieri erano i battistrada, Telefónica e Groupama sono scesi rispettivamente al quarto e quinto posto e Team rimane sesto.

La situazione meteo e il vento hanno favorito nettamente le barche che si trovavano in coda, e che hanno strambato con anticipo, portandosi a nord per affrontare il temuto anticiclone e agganciare il flusso di vento in poppa che li potrebbe portare fino in Europa. La lotta per la vittoria di tappa, e per i preziosi punti che assegnerà, è dunque ancora apertissima.

Quando si entra nella quinta giornata di regata della settima tappa, la classifica provvisoria ha subito un vero e proprio scossone e la regata sembra entrata in una nuova ed emozionante fase. Ieri pomeriggio, infatti, il gruppetto degli inseguitori, che per primo aveva deciso di strambare per portarsi più a nord, ha trovato una brezza più intensa ed è riuscito a sopravanzare i due leader di Telefónica e Groupama. Mentre i francesi decidevano di seguire i “nordisti” con qualche ritardo, gli spagnoli continuavano su una rotta più meridionale trovando condizioni molto più sfavorevoli a far camminare la barca, tanto da scendere in quarta posizione. In testa è quindi passato Ian Walker su Abu Dhabi già al rilevamento delle 3 della notte, tallonato da vicino da CAMPER, e da PUMA a meno di dieci miglia dalla sua poppa.

Jules Salter, navigatore di Abu Dhabi ha spiegato che non è facile per il team difendersi dagli attacchi dei due avversari: “Siamo molto vicini, possiamo vederli. Sono un po’ più veloci di noi con l’anglo più stretto con cui stiamo navigando adesso.” Il futuro tuttavia è piuttosto incerto per tutti. “La situazione che si presenta è abbastanza variabile. Nelle prossime ore cercheremo di raggiungere i venti forti prodotti dalla bassa nell’atlantico del nord per passare più alti dell’anticiclone oppure lasciare che ci passi sopra. Potrebbe essere una combinazione dei due fattori e quindi le prossime 24 ore saranno complicate.

Siamo anche nella zona della Corrente del Golfo e cerchiamo di usarla a nostro favore. Credo che vireremo di nuovo prima del cancello dei ghiacci, in sostanza dobbiamo aspettare questa alla pressione che si sposta dalla Nuova Scozia, che ci porterà una buona aria, forse fino a 25 nodi e un bel mare, quindi dovremo gestire bene quella situazione. Ho detto ai ragazzi che ci saranno forse altre 36 ore di bolina, cosa che non hanno gradito molto, ma se poi si sa che c’è del lasco dopo la motivazione ritorna. Penso sarà per sabato sera.”

La cartografia elettronica mostra che a mezzogiorno di oggi CAMPER è la barca che si trova più a est del plotoncino, circa a tre miglia sotto Abu Dhabi. Il team guidato da Chris Nicholson è stato protagonista di un rientro e di una progressione eccezionale nelle ultime 30 ore. Ieri mattina aveva quasi 100 miglia di distacco e si trovava in quinta posizione quando decideva per primo di strambare e oggi è secondo a poche decine di metri dal nuovo leader. Naturalmente CAMPER ha fatto registrare anche la migliore percorrenza sulle 24 ore con 323 miglia.

Come ha raccontato questa mattina nel suo blog Hamish Hooper, mcm di Camper: “Se avete seguito i report da vicino, avrete probabilmente notato che questa regata è tutto tranne che scontata. Dopo la bassa degli ultimi due giorni, che ci ha fatto perdere senza sosta, improvvisamente abbiamo comunicato a guadagnare 25/40 miglia a ogni rilevamento successivo. In tre ore siamo passati da avere Abu Dhabi a 28 miglia avanti a poterlo vedere sulla prua, a 3 miglia. A quello successivo abbiamo messo dietro di 40 miglia Telefonica e Groupama.

Will e Nico (Oxley e Nicholson, navigatore e skipper) hanno meticolosamente creato un piano per andare a nord, separarsi dalla flotta, che ha dato ottimi frutti e tutto d’un colpo siamo riusciti a fare un bel balzo in avanti. Will è un uomo intelligente. Studia con metodo ogni possibile elemento che potremmo trovare sulla nostra strada. Il problema con le variabili nella vela, però è che variano così tanto. Non è possibile aver sempre ragione. Piuttosto bisogna fare la mossa giusta al momento giusto, la mossa finale prima dell’arrivo, per quanto la linea possa essere lontana.”

Chi ha avuto un andamento più continuo e regolare è stato PUMA, che è riuscito a tenersi nel mezzo, come spiega il suo navigatore Tom Addis: “Di solito queste traversate atlantiche sono fatte di attraversamenti di fronti, ma la partenza molto a sud da Miami comporta avere molte più transizioni da affrontare, prima di arrivare finalmente a prendere i venti da ovest. Le ultime 12 ore sono state una sorpresa. Puoi fare tutto giusto per una data situazione, ma poi la situazione cambia e ti trovi dalla parte sbagliata. E’ quello che è successo a Telefónica e Groupama. Dipende tutto dal fatto che il salto di vento è arrivato da dietro, se fosse successo avanti sarebbe stato tutto diverso. Ma a volte succede.”

Da parte sua lo skipper di Telefónica Iker Martinez, durante il collegamento video in diretta su Livestream ha confermato che il piano degli iberici è di provare a salire più a nord: “Sì di sicuro. Siamo in una situazione molto complicata, in pratica non abbiamo potuto far nulla per evitare di essere sorpassati. Avevamo un vento completamente diverso, abbiamo cercato di andare a nord ma non potevamo, non abbiamo trovato il giro di vento giusto. Adesso dovrebbe essere arrivato il momento di smettere di perdere perché sta arrivando un vento diverso. Spero proprio si non perdere ancora, di rientrare in corsa e di recuperare.”

L’obiettivo della flotta è dunque quello di attraversare il sistema anticiclonico che arriva dal Canada e di riuscire a entrare nel flusso di vento da ovest che si trova dall’altra parte della alta pressione. Per riuscirci i team dovranno avvicinarsi molto al cancello dei ghiacci, posto a 43 gradi nord, prima di poter nuovamente puntare la prua verso la meta di Lisbona.

Secondo il report delle ore 12 di oggi, Abu Dhabi ha un esiguo vantaggio, solo 0,2 miglia su CAMPER mentre PUMA è terzo a 9,7 miglia. Seguono in quarta e quinta posizione Telefónica e Groupama rispettivamente a 23,9 e 31,1 miglia. Team Sanya è sesto a 70,8. Al rilevamento si nota anche che attualmente le forze tendono ad equilibrarsi con tutte le barche che procedono circa alla stessa velocità, intorno ai 12 nodi. Il più veloce nelle ultime tre ore è stato CAMPER e la distanza laterale fra le barche è di circa 40 miglia fra PUMA, più a nord, e Telefónica, più a sud. Oggi la flotta passerà la barriera delle 2.000 miglia al traguardo e le ultime previsioni indicano una possibile data di arrivo il 31 maggio prossimo.

Maggiori informazioni, immagini e notizie sul sito internet ufficiale www.volvooceanrace.com dove è anche possibile seguire l’andamento della flotta con lo strumento della cartografia elettronica aggiornata ogni tre ore, anche in modalità 3D.

Posizioni al rilevamento delle ore 10 GMT (le 12 ora italiana) del 25 maggio:

1. Abu Dhabi Ocean Racing, a 2.093,8 miglia da Lisbona
2. CAMPER con Emirates Team New Zealand, +0,2
3. PUMA Ocean Racing powered by BERG, +9,7
4. Team Telefónica, +23,9
5. Groupama sailing team, +31,1
6. Team Sanya, +70,8

Classifica provvisoria Volvo Ocean Race 2011-12 dopo sette prove:

1. Team Telefónica, 165 punti
2. Groupama sailing team, 158
3. CAMPER con Emirates Team New Zealand, 152
4. PUMA Ocean Racing powered by BERG, 151
5. Abu Dhabi Ocean Racing, 74
6. Team Sanya, 27

Foto: N. Dana