Circuito Dragoni: Cellini domina la quinta tappa

A Portocivitanova Marche il padrone di casa Federico Cellini grande protagonista nella quinta tappa del circuito ospitata dal locale Club Vela. Con un vento da sudest, un cielo e mare scintillanti si è conclusa nelle acque antistanti Portocivitanova Marche la quinta tappa del circuito di regate della classe Dragone, tappa che ha visto il padrone di casa, Federico Cellini, ITA 59, dominare tutte le prove in programma tranne l’ultima vinta da Ezio Gianni Murzi su ITA 62 e aggiudicarsi la Coppa Soci Fondatori.

Il Murzi imponendosi nell’ultima prova si portava a pari punti di Buriana, ITA 22, con Francesco Spirito al timone arrivando seconda in classifica generale. Cellini si è adoperato con successo a far crescere la flotta locale portando due barche come Juliana, FIN 84, timonata da Andrea Merani e NED 410, Apollo, timonata da Luigi Maria Silvestrini. Ottima l’organizzazione a terra e in acqua, e grande ospitalità del Club Vela Portocivitanova che ha offerto una fantastica cena di gala con tanti assaggi della cucina locale.

Le tappe precedenti avevano visto la classe Dragone cimentarsi nel Campionato Italiano Open a Sanremo nella classica International Dragon Cup, regata molto frequentata e che apre la stagione italiana. La classifica finale ha visto Beppe Duca sul suo Cloud, ITA 56, arrivare primo degli italiani al 10 posto, davanti a Tergeste, ITA 4 , dell’armatore Lodovico Visone e timonato da uno starista di fama, Ferdinando Colaninno. Un vento rafficato da nordest con punte di 20 nodi e più è stata la caratteristica principale di quest’anno, condizioni che hanno favorito i numerosi ospiti provenienti dal nord Europa e ha visto la vittoria del plurimedagliato Lars Hendricksen.

Il circuito continuava a Viareggio per il Trofeo Lanfranchi e Coppa Città di Viareggio che vedeva la vittoria di stretta misura di Federico Cellini, a pari punti con il Murzi, seguiti di stretta misura da Buriana, ITA 22, armata da Susanna Guidi e timonata molto bene da Francesco Spirito.

Dopo Viareggio, il circuito si spostava a Napoli per la Regata Internazionale di Napoli di fine giugno, il fine settimana prima delle Vele d’Epoca. Questo evento alla sua prima edizione e che era organizzato in maniera superba sia in acqua che in terra dal Reale Yacht Club Canottieri Savoia. Le condizioni ideali del Golfo di Napoli permettevano di svolgere nelle acque antistanti l’imponente massa di Castel dell’Ovo tutte le sette prove con una regolarità quasi cronometrica.

La vittoria andava a Tim Tavinor, patron di Petticrows e campione del mondo in carica insieme a Lawry Smith, seguito da uno dei timonieri e tattici professionisti più quotati del momento, Martin “Stavros” Payne su Apollo, NED 410, un Dragone di costruzione olandese con a bordo lo stesso costruttore Joop Doomernik. Terzo l’ungherese Lorand Gombos, seguito dal primo degli italiani, Ezio Gianni Murzi, anche lui su di un Doomernik, che vincendo l’ultima prova si portava davanti ad Aurelio Dalla Vecchia su Gennarino, SWE 360, e a Marco Gallo, quest’ultimo sul velocissimo Tergeste, ITA 4.

La classifica timonieri, gestita dall’IDA, l’associazione internazionale Dragone, non ancora messa a giorno con le ultime due tappe, vede ancora in testa, ma per poco, Beppe Duca, seguito da Ferdinando Colaninno e Paolo Manzoni, i timonieri più forti del momento insieme a Federico Cellini.

Le prossime tappe saranno a Torbole per la Hans Detmar Wagner Cup, e ad Imperia per il Trofeo Ernesto Quaranta e Partnership Trophy. Torbole è un campo in cui le conoscenze locali e la forza del vento favoriscono personaggi di tutto rispetto come Vincent Hoesch e i timonieri austriaci grandi frequentatori del lago.

La regata di Torbole sarà preceduta da un evento particolarmente caro a tutti i Dragonisti e che si terrà a Trieste per onorare Aretusa, ITA 18, e il suo timoniere di un tempo, Sergio Sorrentino. Il programma è ricchissimo e si spera che molti Dragoni si possano cimentare nelle acque triestine.

La tappa di Imperia dovrebbe vedere un’affluenza francese mentre I Dragonisti locali si faranno in quattro come sempre per assicurare un’ospitalità perfetta e all’altezza della classe.