Dakar Guadalupa, Tosi/Rossi: ”Inspiegabile l’avaria ai timoni”

Secondo giorno a bordo della petroliera Genmar Angus per Andrea Rossi e Luca Tosi, che si cominciano ad interrogare sul perché della loro avaria ai timoni.  “Non riesco ancora a spiegarmi come si siano potuti rompere – ci dice Luca in una mail –  Avevano fatto più di 10.000 miglia!!! Avevano dei fusibili che dovevano saltare salvando la pala, e invece si sono rotte le scatole dei timoni, entrambe allo stesso modo e senza sbattere su oggetti in acqua. Sembrano scardinati dalla pressione laterale della pala. Magari in qualche onda frangente li abbiamo sforzati troppo.”

Sull’operazione di salvataggio, invece, non si interrogano affatto, ma continuano a ringraziare tutti.Luca e Andrea hanno un nuovo mito: è Umberto Verna, della Safety World, che ha coordinato tutte le operazioni fin dal primo momento in cui sono rimasti senza timoni.

“ Veramente impagabile  – commentano all’unisono – ci ha sempre fatto sentire tranquilli e spinti a prendere le giuste decisioni. Se da questa situazione ne siamo usciti tutti interi gran parte del merito è suo, oltre che del comandante della GenmarArgus che ha dimostrato tutta la sua perizia affiancando la sua immensa nave al nostro cat senza schiacciarci. Le operazioni di salvataggio sono state decisamente rocambolesche, perché la petroliera è lunga 274 metri, ha un motore solo, è scarica e quindi scarroccia e rolla un casino.”
Tosi pensa anche al record:” Un po’ di amaro in bocca per il record è rimasto, ci credevamo davvero!! Noi e la barca eravamo in buone condizioni. Ora siamo molto incazzati! Maledetti timoni!”.

Andrea Rossi ieri ha informato tutti gli amici sul recupero e i suoi toni non erano diversi:”L’operazione di salvataggio è cominciata alle 09:00 e terminata alle 15:00… non vi dico che numeri e che difficolta salire su una murata di30 metri con il rollio e la petroliera vuota dal carico. Un incubo.Jrata3 è perduta, distrutta dalle operazioni di salvataggio. Peccato, non meritava una fine simile. Abbiamo perso tutto, quello che abbiamo salvato sono due coltelli un epirb portatile e due orologi. Niente soldi ne’ passaporti, nulla di nulla. Comunque stiamo bene e ci trattano benissimo. Equipaggio polacco e filippino. Si mangia bene e sono simpatici.”