Gioia Tauro – New York -Shanghai

Dopo l’accordo sottoscritto a New York nel gennaio 2012,  prende vita il piano di cooperazione tra Port Authority di Gioia Tauro e quella di New York, con l’aggiunta della sottoscrizione di un gemellaggio con l’Autorithy di Shanghai. L’intesa è stata siglata il 6 febbraio 2013 negli uffici della società portuale cinese a Shanghai, alla presenza di rappresentanti della Port Authority di New York e New Jersey; in particolare, con la Shanghai International Port (Group) Co, società che gestisce i terminal portuali pubblici del porto di Shanghai.

“L’obiettivo è chiaro – si legge in una nota stampa – favorire e incentivare la crescita degli scambi commerciali tra Asia, Mediterraneo e la costa orientale degli Stati Uniti utilizzando la rotta del canale di Suez che, rispetto alla Transpacifica, offre maggiori garanzie in termini di efficienza ed affidabilità. Si tratta di una strategica alleanza che mette insieme due realtà portuali internazionali, due mondi Est e Ovest, Shanghai e New York, collegati attraverso il ponte “virtuale” offerto da Gioia Tauro, dopo che l’ente, guidato da Giovanni Grimaldi, ha siglato l’intesa con entrambe le Autorità portuali.

Questa nuova triade della portualità internazionale punta, quindi, a sostenere le rotte commerciali che, passando da Suez, creano un diretto collegamento tra la costa orientale degli Stati Uniti, il Mediterraneo e il Far East, con il porto di Gioia Tauro che fa da principale collante, quale hub di riferimento”. Ancora una volta, Gioia Tauro si pone come una gateway servito da piattaforma intermodale integrata per intercettare i traffici tra l’Estremo Oriente e l’Europa; come pure la sua “zona franca” del tipo non “intercluse”rappresenta un punto di forza; infatti è una zona particolare, istituita dall’Agenzia delle Dogane il primo agosto 2003, non gravata da recinzioni e punti di accesso posti dallo Stato, dalle formalità e dai controlli tipici delle zone franche tradizionali, con formalità e obbligazione doganali semplificate e applicabili secondo le modalità del regime del deposito doganale.

Grazie alle due intese sottoscritte a New York e a Shanghai, le tre istituzioni portuali avvieranno una vasta campagna promozionale al fine di incentivare la rotta di Suez come alternativa a quella transpacifica. In questa ottica, svilupperanno campagne di presentazione dei rispettivi porti e produrranno studi commerciali sulle coordinate Oriente-Occidente in merito al maggiore utilizzo della via Suez all’interno delle rotte di navigazione internazionale. A suggellare l’importanza dell’accordo è intervenuto il Console generale d’Italia a Shanghai, Vincenzo De Luca, che ha aggiunto: “ L’Italia è il terzo partner mondiale per i porti commerciali con la Cina. E’, quindi, indispensabile trovare soluzioni ottimali in termini di costi e tempi di transito per collegare Shanghai e i porti italiani. Questo accordo va esattamente nella direzione auspicata”.

 

Abele Carruezzo