Capitaneria di porto di Brindisi: il lavoro svolto dal comandante Minotauro

Due anni di intenso lavoro che ha portato a risultati concreti: è questo il percorso che ha Brindisi il comandante della Capitaneria di Porto Giuseppe Minotauro ha eseguito dal settembre 2011 a settembre 2013. Lo scorso venerdì il saluto ufficiale e l’avvicendamento con il capitano di vascello Mario Valente. Domani saranno resi noti i risultati dell’operazione Estate Sicura, conclusa proprio da Minotauro ma tanto è stato anche il lavoro svolto in questi 24 mesi.

Dalla redazione del  Piano di Security del porto di Brindisi, in vigore dal 1.1.2012 alla Procedura amministrativa di DELIMITAZIONE del demanio portuale relativo all’area di parcheggio di Via del Mare, in modo da consentirne la definitiva acquisizione da parte dell’Amministrazione comunale; dalla Procedura amministrativa di DELIMITAZIONE del demanio portuale relativo all’intera area di Costa Morena. Tale procedura ha determinato la proposta di acquisizione al demanio marittimo di un’ampia superficie  sottraendola all’ASI e destinandola ad attività portuali alla realizzazione di un nuovo schema di separazione del  traffico per l’ingresso e l’uscita dal porto di Brindisi ed emanazione di un nuovo Regolamento portuale (Ordinanza n. 72 del 2.8.2013).

Ma anche la modifica della preesistente ordinanza relativa agli ormeggi  in modo da non obbligare più i traghetti ormeggiati a Costa Morena di doversi abbattere durante la permanenza notturna, con rilevante riduzione dei costi oltre che la possibilità di ormeggio alla banchina Terrare-punta di unità sino a mt. 220; la creazione presso la Procura della Repubblica di Brindisi di un’aliquota Guardia Costiera mediante l’applicazione di n. 2 Sottufficiali in maniera permanente; la proposta al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dell’elevazione del rango dell’Ufficio Marittimo di Savelletri in modo da elevarlo da Delegazione di Spiaggia a Ufficio Locale Marittimo, con beneficio in termini di mezzi ed organico; la sottoscrizione di convenzioni con l’Istituto Nautico Carnaro e la piscina comunale al fine di consentire agli aspiranti all’iscrizione nella Gente di Mere di poter sostenere in loco ed in sicurezza la prevista prova di nuoto e voga.

Con particolare attenzione e sensibilità, il comandante Minotauro ha anche gestito l’emergenza della Ionian Spirit: il traghetto bloccato in porto per un anno nel porto di Brindisi con 25 membri dell’equipaggio a bordo. Una vertenza sindacale che ha assunto tratti da mergenza umanitaria soprattutto nel periodo che va da dicembre 2012 a luglio 2013.

Una questione risolta brillantemente con la partenza del comandante montenegrino, rimasto a bordo fino all’ultimo, appena due settimane fa. Ma nel frattempo alla guida della Capitaneria, Mnotauro ha avviato anche le procedure amministrative relative all’effettuazione della gara di motonautica, prova del campionato mondiale F2, disputata nel porto interno di Brindisi il 27 luglio.

Oltre a queste attività il caitano di vascello Giuseppe Minotauro, durante la sua permanenza al Comando della Capitaneria di porto di Brindisi,  ha effettuato anche: la partecipazione a Roma, in qualità di esperto, ai lavori di una commissione relatrice incaricata di illustrare al “Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici” il progetto relativo alla realizzazione di un rigassificatore nel porto di Brindisi. In tale veste ha effettuato un suo intervento illustrativo al Consiglio; la partecipazione, in qualità di Giudice a latere,  presso il Tribunale Militare di Napoli, alle attività ed udienze della 1° Sezione.

Durante il suo periodo di comando si è registrata anche una rilevante attività di Polizia Giudiziaria ed una notevole attività operativa. Si ricordano i più noti soccorsi alle seguenti unità: M/T “EUROPALINK”, con circa 300 passeggeri a bordo, in navigazione tra Ancora e la Grecia, che nelle acque davanti a Brindisi procurava una falla allo scafo dovuta al distacco di una pala della sua elica di sinistra. Condotta in porto a Brindisi; M/N “ CORONA BOREALE” alla deriva per avaria al motore. Condotta in porto a Brindisi; Unità da diporto, mai ritrovata, con due persone a bordo, un albanese ed un italiano, dei quali venivano ritrovati i corpi nel mare davanti alle coste croate; Motor Yacht “Pepe e Sale”, con tre persona a bordo, schiantatosi sulla diga di Punta Riso. Degli occupanti , due venivano salvati ed il terzo perdeva la vita durante il trasporto all’ospedale; Unità di diversa tipologia trasportanti migranti. Il caso più triste trattato è senz’altro quello relativo al naufragio di  Specchiolla, il 27.11. 2011, che provocò la morte di tre di loro.

“In questi due anni – ha raccontato il comandante Minotauro – ha avuto anche la possibilità di lavorare accanto a pesone capaci e cordiali. Ma desidero ringraziare anche la stampa con cui ha avuto un rapporto di estrema collaborazione ma anche di assoluta correttezza. Sono stati tutti molto bravi nel riportare sempre le notizie con estrema precisione. Sono particolarmente felice di questo rapporto che ha permesso a tutti di lavorare con serenità”.

 

Francesca Cuomo