Confetra: Italia assente nel tavolo UE sulla politica portuale

Confetra (Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica) ha espresso in una nota il proprio disappunto per l’assenza del governo italiano al tavolo europeo dove si definisce la politica portuale dell’UE.

“Notizie di stampa disarmanti – ha spiegato Confetra nella nota – sostengono che i rappresentanti del governo Italiano fossero assenti quando è stata decisa a livello comunitario una forte accelerazione per concludere prima delle elezioni europee l’iter del Regolamento Kallas sui porti”.

Al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, è stata manifstata la necessità di convocare le parti interessate perché possano contribuire a definire una possibile posizione comune e che, nel frattempo, molte associazioni nazionali di settore hanno separatamente presentato emendamenti al Regolamento attraverso le loro organizzazioni a Bruxelles.

Confetra ha chiesto al ministro una convocazione a breve. “È necessario – ha scritto la confederazione – discutere anche sulle possibili conseguenze per i porti e per gli operatori logistici derivanti dalle alleanze (cosiddetto network) di traffico e di potere in corso tra gli armatori di navi portacontenitori che, secondo i maggiori analisti, determineranno una competizione aggressiva in tutto il sistema.

Confetra ritiene che i governi dei Paesi europei e la Commissione debbano valutare se e quanto l’oligopolio che si determinerà dal secondo trimestre del prossimo anno tra i più grandi armatori al mondo CKYH (COSCON, “K” line,Yang Ming, Hanjin), G6 ( APL, Hapag-Lloyd, Hyunday, MOL, NYK, OOCL) e P3 (Maersk, MSC, CMA CGM) influenzerà la crescita economica dei singoli Paesi e dell’Unione”.