UE guida gli sforzi internazionali contro la pirateria nel 2014

Mentre il numero degli ostaggi dei pirati da più di 700 nel 2011 si è ridotto a una cinquantina di oggi, l’Unione europea è fortemente impegnata a portare questo numero a zero: a zero navi e zero marittimi nelle mani dei pirati somali è l’obiettivo del Gruppo di contatto. Dall’1 gennaio 2014 l’Unione europea ha assunto la presidenza del Gruppo di contatto sulla pirateria al largo della Somalia (CGPCS); l’incarico durerà un anno e presidente è stato nominato Maciej Popowski, vice segretario generale del Servizio europeo per l’azione esterna (SEAE).
Dopo il 2013 a presidenza degli Stati Uniti, il Gruppo di contatto lavorerà di concerto con la Commissione europea per tutto il 2014. “Gli attacchi dei pirati lo scorso anno sono scesi del 95%, ma la lotta contro la pirateria non è ancora vinta;‘fondamentale’ che la comunità internazionale continui a lavorare insieme a debellare la pirateria e consolidare le conquiste che abbiamo già fatte”. Questo è quanto ha affermato l’Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Vicepresidente Catherine Ashton, all’atto del passaggio di consegne avvenuto l’altro giorno.

L’UE auspica di lavorare con tutte le parti interessate nella regione e con la comunità internazionale per portare la lotta contro la pirateria somala alla fine. Quest’obiettivo riflette il quadro strategico e obiettivo più ampi fissati durante la Conferenza su un New Deal per la Somalia a Bruxelles il 16 settembre 2013. L’eliminazione della pirateria potrà essere raggiunto solo sul suolo somalo e con il popolo somalo, ma la comunità internazionale deve mantenere alta l’attenzione e lo slancio di cooperazione.

Come presidente della CGPCS l’UE, ha concluso Popowski, non bisogna perdere di vista il costo umanitario della pirateria, per cui equipaggi dirottati e marittimi che sono stati presi in ostaggio hanno sofferto di più. Ricordiamo che il Gruppo di contatto sulla pirateria al largo delle coste della Somalia (CGPCS) è stato istituito il 14 gennaio 2009 ai sensi della risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite 1851 (2008) per facilitare il coordinamento delle azioni tra più di 60 Stati e le organizzazioni per la lotta contro la pirateria al largo delle coste della Somalia.

Fin dalla sua creazione, i CGPCS attraverso un maggiore coordinamento e condivisione delle informazioni tra gli Stati, del settore privato (ad esempio l’industria di trasporto, compagnie di assicurazione) e le organizzazioni non governative hanno contribuito a una notevole riduzione del numero di attacchi di pirati e dirottamenti.

 

Abele Carruezzo