Roma per 1: notte di arrivi per i solitari

Come se fossero primi! Sono passate oltre 12 ore da ieri sera, dall’arrivo di Marzio Dotti, ultimo dei solitari del gruppo di testa, e questa sera un altro gruppo di tre solitari si è affacciato al traguardo di Riva di Traiano. Gli altri avevano già smaltito la fatica e sono stati i primi a salutare gli amici in arrivo. E non solo. Mario Girelli è uscito in gommone per aiutare Sergio Frattaruolo in entrata e lo stesso ha fatto Matteo Miceli con Valerio Brinati, decano dei solitari ma soprattutto della Roma per 2/per Tutti della quale non ha mai mancato un’edizione.

“Da solo è stata durissima, non lo credevo”. Rispetto al “solitario felix” della partenza, Valerio Brinati è molto più provato. Ha tenuto duro fino all’ultimo davanti al più potente Class 40 di Frattaruolo ed ha ceduto solo nelle ultime miglia. Per lui una regata estremamente competitiva e di grande intensità. “Ho sbagliato molto all’inizio. Fino a Ventotene ho fatto una sacco di errori e ho perso molto tempo. Poi mi sono ripreso, ma potevo fare meglio”. Per Sergio Frattaruolo una regata infernale.

“Mi sono prese delle vere crisi di sconforto – ha raccontato in banchina, mentre Marco Nannini e il suo equipaggio lo aiutavano ad ormeggiare – per il poco vento che abbiamo incontrato. Questa notte davanti ad Anzio ci siamo quasi fermati completamente. Un altro grande problema è stato la nebbia. A Lipari ho quasi sfiorato una barca della “per Tutti” senza vederla. Anzi non ho nemmeno visto Lipari fino all’ultimo. L’isola è spuntata fuori dalla nebbia all’improvviso”.

Entrato anche Alessandro Fiordiponti su Saudade. Davanti al porto c’è Hugues Le Cardinal con il suo 727 Sailbags.it. I tempi non contano. Conta l’abbraccio degli amici e la contentezza di essere stati protagonisti di questa prima Roma per 1.