Il sistema portuale del Salento: convegno del Propeller Club di Brindisi

Con un’introduzione snella ma puntuale, il neo presidente del Propeller Club di Brindisi, Donato Caiulo, ha aperto la discussione sul tema “Il Sistema portuale del Salento tra turismo e logistica” organizzato nell’ambito del Salone nautico di Puglia. “In un Paese che accumula 40 miliardi di euro di deficit per i problemi dell’ultimo miglio, con la riforma si dimezzerebbe in breve, e con la Puglia che si trova tra i Balcani e l’Africa, ricca di materie prime, parlare del Sub Sistema Salento risulta quanto mai necessario”, ha detto Caiulo.

“Che fanno alla Regione? – ha accusato il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales – Il nostro territorio non ha saputo difendersi. Ci siamo preoccupati solo per avere un presidente dell’Autorità portuale di questo o quel partito, pensando solo alle briciole e senza guardare in grande, ai grandi traffici”.

Poi, in riferimento alla riforma della legge 84/94, ha continuato: “La situazione ormai è già definita e possiamo solo sperare di riuscire a recuperare il ruolo del porto di Brindisi a tutela del nostro territorio. C’è da regisrere l’atteggiamento notarile della Regione come è accaduto anche su Capitale europea della cultura 2019”.

Per parlare del Salento, insieme a Consales e al presidente della Camera di commercio di Brindisi, Alfredo Malcarne, c’erano anche il sindaco di Lecce Paolo Perrone, quello di Otranto Luciano Cariddi e l’assessore Leopizzi, in rappresentanza di quello di Gallipoli.

“La Regione finora ha fatto una scelta di neutralità – ha dichiarato Perrone -. La filiera trasportistica rende la nostra proposta di andidatura meno competitiva. Lecce è al baricetro di questa necessità ma bisogna ragionare al di là della banchina.  Non credo nelle crociere di massa come capacità di sviluppare turismo. Se Emiliano mi dice che a Bari ci sono più turisti, ha ragione solo in termini numerici ma a Lecce restano”.

“I dubbi su bozze normative della riforma delle Authority restano – ha hairito Cariddi -. Si deve guardare ad una vasta area di interesse perchè i nostri porti offrono opportunità non solo per la città ma anche per tutto l’entroterra limitrofo. La conformazione naturale di porto sul Mediterraneo è l’intero nostro Salento. Noi abbiamo cercato di adeguare la nostra rete infrastrutturale: è stato avvilente per l’iter che abbiamo dovuto seguire solo per sistemare la baia interna. Quel Marina che stiamo cercando di realizzare potrebbe creare un importante bacino economico legato all’arrivo di turisti che ora non possiamo accogliere come pure l’indotto legato alla cantieristica o all’artigianato.

Non possiamo ambire ad avere navi da crociera da mille passeggeri, potremmo avere mini crociere da 400 passeggeri che vivono la città e vogliono scegliere il Salento. Abbiamo capacità e forza amministrativa per cogliere questa opportunità. La cultura marinara appartiene più al barese e noi dobbiamo essere capaci di recuperare questo gap”.

Anche Leopizzi ha sottolineato come “l’importanza di un porto è nel suo retroterra. Anche l’aspetto energetico non è da sottovalutare”. “Ci accorgiamo sempre in ritardo che l’Authority non ha mai pensato ad Otranto o Gallipoli – ha precisato Malcarne -. La programmazione deve essere condivisa. Comune e Camera di commercio di Lecce dovrebbero entrare in comitato portuale. Se lo avessimo fatto prima, il peso sarebbe stato diverso in questo momento in cui si pensa alla sopravvivenza dell’Autorità portuale. Questo ente non è una scommessa ma un’ancora; prima la alziamo e prima riparte la nave”.

I rappresentanti istituzionali hanno siglato un Protocollo d’intesa per promuovere insieme il sistema turistico del Salento: Brindisi, Lecce, Gallipoli e Otranto. Consales si è impegnato a portare l’accordo, affinchè venga condiviso, nella prossima riunione del comitato portuale.

 

Francesca Cuomo

 

Scarica la relazione di Donato Caiulo (presidente del Propeller Club di Brindisi)

(tasto destro, salva con nome)

Caiulo Brindisi.pdf