UE: IMARINE progetto per lo sviluppo del settore marino

In Europa il 90% del commercio estero e il 40% del commercio interno avviene via mare; così dal mare si trae profitto se sfruttato per il turismo e per risorse alimentari. Per ottenere una gestione sostenibile adeguata delle acque, e degli spazi si dovrà fare ricorso ad una cooperazione internazionale sempre più spinta e soprattutto con una condivisione di dati a tutti i livelli.

La Commissione europea Affari marittimi e Pesca continua ad essere impegnata in una politica d’azione per l’economia blu ritenendola giusta ed importante per lo sviluppo di più settori. Un piano di azioni concentrato sullo sviluppo sostenibile delle risorse oceaniche e con l’obiettivo principale di stimolare la crescita e l’occupazione nel continente europeo.

Il piano progettuale, elaborato dalla Commissione, prevede una elaborazione di una mappa digitale dell’intero fondale marino delle acque europee entro il 2020 e la creazione di di una piattaforma di informazione online che racchiuda i dettagli dei progetti marini elaborati nell’ambito del piano finanziario Horizon 2020; inoltre si prevede una formazione di una Comunità per la conoscenza e l’innovazione (CCI) per l’economia blu rivolta al mondo della ricerca, delle imprese e dell’istruzione dopo il 2020. L’altro giorno il presidente della Commissione, Maria Damanaki, nel presentare il piano ha dichiarato: “Oggi gettiamo le fondamenta affinché le future generazioni possano disporre delle conoscenze e delle competenze per gestire al meglio i nostri oceani e trarne i massimi benefici possibili rispettando contemporaneamente l’equilibrio dell’ecosistema marino.

Ad esempio, la nostra iniziativa di creare una mappa digitale di tutti i fondali delle acque europee aumenterà la prevedibilità per le imprese, agevolando gli investimenti, abbassando i costi e stimolando innovazioni ulteriori per una crescita blu sostenibile.” Il fine ultimo è quello di salvaguardare la nostra economia per far fronte a sfide come il cambiamento climatico e la sicurezza alimentare; infatti, mari ed oceani forniscono grandi quantità di cibo, bilanciano il clima ed offrono ricerca nel campo alimentare e fonti di energia a basso impatto ambientale; quindi “crescita blu” come aspetto centrale di Horizon 2020.

Così prende vita il progetto IMARINE finanziato dalla UE e completato nell’aprile scorso con l’intento di creare una infrastruttura dati, piattaforma di accesso, per accedervi in modo rapido scegliendo il settore di interesse tra cui il turismo, pesca ed area scientifica.

 

Abele Carruezzo