OpenSHIP e Porte Tagliafuoco Innovative sono appena stati presentati a Trieste

Martedì 3 giugno a Trieste sono stati presentati i risultati di due importanti progetti di ricerca in ambito navale: OpenSHIP e Porte Tagliafuoco Innovative, entrambi finanziati dal POR FESR 2007-2013 Obiettivo Competitività regionale e Occupazione del Friuli Venezia Giulia.

Oltre ai protagonisti dei progetti, sono intervenuti Massimo Breda, amministratore delegato DITENAVE – Distretto Tecnologico Navale e Nautico del Friuli Venezia Giulia -, Fabio Feruglio, direttore di Friuli Innovazione, Daniele Scano della Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili e ricerca, Servizio Istruzione alta formazione diritto allo studio e ricerca Regione Friuli Venezia Giulia.
I risultati del progetto OpenSHIP sono stati presentati da Annalisa Alcinesio di CETENA, Antonio De Simone del Gruppo di ricerca in Matematica Applicata della SISSA e Giorgio Contento dell’Università degli Studi di Trieste – Dipartimento di Ingegneria e Architettura.

Il progetto Porte Tagliafuoco Innovative, invece, è stato illustrato da Alessandro Gasparetto dell’Università degli Studi di Udine e da Jan Kaspar di Nanoxer.
Massimo Debenedetti, direttore Ricerca & Innovazione di Fincantieri, ha chiuso l’incontro spiegando il ruolo che il gruppo Fincantieri, una delle più grandi aziende cantieristiche al mondo, ha nel processo innovativo del settore navale del Friuli Venezia Giulia.

IL PROGETTO OpenSHIP
Il progetto OpenSHIP, il cui valore supera gli 800 mila euro, è stato in grado di sviluppare un prototipo virtuale che realizza simulazioni di fluidodinamica computazionale di altissima qualità e prevede le prestazioni idrodinamiche del sistema carena-elica delle grandi navi da crociera o imbarcazioni da diporto. Un’autentica innovazione nel settore navale e nautico che permetterà di effettuare simulazioni di fondamentale importanza per la costruzione ottimale dei mezzi nautici, con riduzione di costi e tempi, aumento della qualità del prodotto e possibilità di migliorare strutture pre-esistenti.

Per fare ciò, sono stati creati metodi di calcolo innovativi effettuati con un calcolatore ad altissima prestazione, sfruttando e implementando i software OpenSource, così da offrire simulazioni realmente “customizzate” a costi accessibili e addirittura con possibilità di noleggio del sistema.

Importanti aziende del settore navale e oil&gas quali Fincantieri, DHI e Saipem hanno già testato la validità di questo progetto, mentre sarà presto reso disponibile anche un sistema “chiavi in mano” a prezzi molto competitivi. CETENA ha già inserito regolarmente nella sua attività i codici “open source” a supporto della progettazione e sta continuando a investire in questo campo sia in termini di corsi di formazione sia tramite la partecipazione a nuovi progetti di ricerca.

PROGETTO PORTE TAGLIAFUOCO INNOVATIVE
Il progetto Porte Tagliafuoco Innovative è nato come risposta alle esigenze sempre più pressanti di ergonomia e maggiore industrializzazione da parte del comparto navale, il tutto nel rispetto delle severe normative relative alla sicurezza.

L’obiettivo da raggiungere era quello di migliorare la sicurezza a bordo delle navi da crociera e trasporto passeggeri, cercando di ridurre i limiti delle porte già esistenti quali il peso, i costi elevati e le proprietà meccaniche poco avanzate. Per farlo si sono studiati nuovi concetti progettuali che prevedono l’utilizzo di materiali isolanti alternativi.
Porte Tagliafuoco Innovative ha quindi studiato nuove tipologie di porte capaci di migliorare la sicurezza dei passeggeri, costruite nel rispetto dell’ambiente e delle normative internazionali, con tecnologie innovative e caratterizzate da prestazioni superiori e con costi di produzione inferiori.

La prima innovazione riguarda la struttura della porta che è stata realizzata con un nuovo materiale certificato – della famiglia degli aerogel, ossidi ad alta porosità-, che presenta un potere isolante superiore e una totale assenza di agenti tossici. Questa soluzione presenta vantaggi quali maggior leggerezza, facilità di smaltimento e rispetto dell’ambiente. Se, fino ad oggi, il telaio delle porte e la struttura della nave erano collegati con saldatura diretta, la creazione di metodi alternativi ha reso più veloce il montaggio e ha evitato problemi strutturali dovuti a un’unione rigida porta-struttura di supporto presenti in precedenza.
Infine, il progetto Porte Tagliafuoco Innovative ha raggiunto una conciliazione ottimale tra i requisiti di funzionalità in caso di incendio ed eventuali esigenze normative in caso di allagamento.

Le porte tagliafuoco realizzate consentono una maggiore sicurezza a bordo grazie al materiale ad alto potere isolante studiato a lungo sulla base della sua conducibilità termica. I tre strati di materiale con i quali vengono abitualmente realizzate le porte tagliafuoco sono stati ridotti mantenendo, però, un’identica resistenza termica e un minor peso e spessore. Il nuovo metodo di collegamento della porta con la struttura consente un’ottimizzazione dei tempi di montaggio. L’assenza di agenti tossici e la facilità di smaltimento consentono il massimo rispetto dell’ambiente. Inoltre, i costi di produzione e montaggio sono nettamente inferiori rispetto al passato.

Il progetto Porte Tagliafuoco Innovative vanta già 2 prototipi certificati e 3 per i quali è prevista a breve la certificazione. La metodologia alternativa di collegamento tra il telaio della porta e la struttura della nave hanno trovato immediata applicazione nelle ultime navi da crociera costruite da Fincantieri.

IL RUOLO DI FINCANTIERI NELL’INNOVAZIONE NAVALE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
Presente al convegno anche Massimo Debenedetti, direttore Ricerca & Innovazione di Fincantieri, il quale ha illustrato nel dettaglio il ruolo che il gruppo Fincantieri ha nel processo innovativo del settore navale del Friuli Venezia Giulia: “Il gruppo Fincantieri sta vivendo un processo di trasformazione di eccezionale importanza, siamo presenti in quattro continenti su cinque, e abbiamo venti cantieri nel mondo. Ricerca e innovazione per Fincantieri significa un processo costante, applicato a tutti i settori e con diversa metodologia: c’è la ricerca e l’innovazione applicata alle commesse, quella sul lungo periodo, quella messa a “scaffale”. Tenendo conto che noi facciamo prototipi – se va bene, infatti, facciamo una nave “sorella” – e che negli ultimi 10 anni abbiamo prodotto ben 70 prototipi, si comprende che cosa significhi per noi ricerca e innovazione, e progetti come quelli presentati quest’oggi. Progetti che si sono potuti avvalere della forza attrattiva e propulsiva di una grande impresa come Fincantieri per esprimersi al meglio: basti pensare che con 7 progetti in fase di conclusione e 4 appena partiti, Fincantieri e CETENA sono riusciti a mobilitare 13 PMI, 3 università, 6 centri di ricerca. Ecco perché dico che il Friuli Venezia Giulia deve avere la capacità di fare sistema per promuovere le proprie istanze nel Cluster Trasporti Italia 2020, promosso dal MIUR e recentemente costituito.

GENESI E SVILUPPO DI OpenSHIP E PORTE TAGLIAFUOCO INNOVATIVE
I progetti OpenSHIP e Porte Tagliafuoco Innovative sono co-finanziati dal POR FESR 2007-2013 Obiettivo Competitività regionale e Occupazione del Friuli Venezia Giulia, nell’ambito del bando per la realizzazione di progetti di ricerca industriale nei settori della cantieristica navale e della nautica da diporto.
Il progetto OpenSHIP, cominciato il 1° ottobre 2010 per una durata di 45 mesi, è gestito da un partenariato composto da CETENA Spa – Centro per gli Studi di Tecnica Navale (capofila), Spring Film Srl, Università degli Studi di Trieste – Dipartimento di Ingegneria e Architettura, SISSA – Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati – Gruppo di ricerca in Matematica Applicata e Friuli Innovazione – Centro di Ricerca e di Trasferimento Tecnologico.
Il progetto Porte Tagliafuoco Innovative, invece, è cominciato il 1° ottobre 2011 ed è proseguito per una durata complessiva di 33 mesi. A gestirlo è un partenariato composto da Fincantieri – Cantieri Navali Italiani Spa (capofila), Officine Del Bello&C. Snc, Naval Suppliers Srl, Nanoxer Srl, Università degli Studi di Udine – Dipartimento di Ingegneria Elettrica Gestionale e Meccanica e Friuli Innovazione – Centro di Ricerca e di Trasferimento Tecnologico.