Trivellazioni: la Calabria dopo la Puglia

In Calabria si torna a parlare di carotaggi e trivellazioni per l’individuazione e sfruttamento di giacimenti petroliferi individuati nello Ionio, per un area  che vede interessata un’area che va dalle coste catanzaresi risalendo l’intera regione, passando per la Basilicata ed arrivando sino alle porte del Golfo di Taranto. Attualmente è nel cosentino la richiesta inoltrata per l’estrazione di idrocarburi nell’area di Marina di Sibari.

Uno studio di “Goletta Verde”, pubblicato nel dossier “Per qualche tanica in più” indica come le compagnie petrolifere persistano nella ricerca di giacimenti ad ogni latitudini dei mari italiani. Le risorse stimate qui custodite sono stimate per un totale di 9.778 milioni di tonnellate, le quali, in proporzione ai consumi nazionali, sarebbero sufficienti a risolvere il fabbisogno petrolifero nazionale per meno di due mesi.

Legambiente respingono nettamente ogni teoria volta ad avviare ulteriori trivellamenti lungo le coste italiane. Gli impianti sono già tredici, di cui otto nell’Adriatico e cinque lungo la Sicilia Meridionale. L’organizzazione ambientale italiana per antonomasia ha colto l’occasione per ricordare come sia necessario incentivare e rafforzare politiche eco sostenibili e razionali, la scelta del greggio sarebbe per il nostro paese antieconomica oltre che ecologicamente discutibile.

L’area indicata nella richiesta di trivellazione presentata dall’Eni nello Ionio calabrese copre un area compresa tra Sibari e Rossano, per un’estensione pari a 76,7 chilometri quadrati, per la quale è in corso la valutazione di impatto ambientale. Nel Dossier di Legambiente si sottolinea inoltre come nel solo ultimo anno altre 16 domande siano attive per richieste di trivellazione nel Solo Ionio, in siti a largo di Capo Rizzuto in Calabria, Policoro in Basilicata e Leuca in Puglia. L’opinione pubblica prosegue a mantenere alta l’attenzione, alimentando all’interno dei comuni forti dibattiti che coinvolgono anche altre problematiche ambientali di cui si sente la necessità d’interventi politici.

Francesco Ventura