UE: accordo sul controllo delle emissioni di CO2

BRUXELLES – Monitorare, rendicontare e verificare: tre predicati che sono stati alla base dell’accordo raggiunto ultimamente dalla Commissione europea per controllare le emissioni di CO2 prodotte da navi. Il Comitato Permanente dei Rappresentanti ha confermato l’accordo con il Parlamento europeo sulle nuove norme a livello comunitario; cioè, il monitoraggio delle emissioni di CO2 delle navi diventa il primo passo di un approccio graduale per ridurre le emissioni di gas serra in questo settore.

Infatti, il trasporto marittimo internazionale era l’unica modalità di trasporto non inclusa nel programma d’impegno dell’UE sulla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.  Secondo il ministro italiano dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, l’accordo raggiunto tra il Parlamento e il Consiglio ha un grande valore politico e tecnico: “con il nuovo regolamento che istituisce un meccanismo di monitoraggio, rendicontazione e verifica delle emissioni marittime, l’Europa dà subito un follow-up con una decisione concreta agli impegni del Quadro Clima-Energia 2030. Questo accordo ci consente di svolgere un ruolo influente nei negoziati nell’ambito dell’Organizzazione Marittima Internazionale, al fine di trovare soluzioni ambiziose che combinano la tutela dell’ambiente con lo sviluppo”, ha dichiarato il ministro.

Il nuovo regolamento tratterà le informazioni sulle emissioni di CO2 relative al consumo di combustibili nel processo del trasporto marittimo e l’efficienza energetica delle navi. Saranno interessate le navi superiori a 5.000 tonnellate di stazza lorda, in arrivo e in partenza da porti dell’Unione Europea, indipendentemente dalla loro bandiera e dalla loro proprietà. Mentre sono escluse dall’accordo le navi militari e ausiliari, le navi da pesca e di trasformazione del pesce, imbarcazioni in legno di costruzione storica, navi a vela e navi governative per fini non commerciali.

Dal primo gennaio 2018 gli armatori delle navi interessate  sarebbero obbligati a monitorare le emissioni di ogni nave, ad ogni viaggio e su base  annua; poi, la Commissione Europea dovrebbe pubblicare ogni anno il relativo rapporto che consentirebbe di valutare l’efficienza dei trasporti marittimi per dimensione, tipo di navi e attività. Intanto, l’Associazione degli armatori europei ha espresso preoccupazione per l’accelerazione impressa all’adozione di tale  Regolamento MRV (Monitoring, Reporting and Verification ) sulle emissioni di CO2 del trasporto marittimo. In particolare, i timori sono legati all’affidabilità e alla riservatezza dei dati sul carico trasportato dalle navi e le miglia percorse su quella rotta di itinerari pianificati.

Il Segretario generale dell’European Community (ECSA), Patrick Verhoeven, ha sottolineato: “Anche se l’inclusione delle informazioni relative al carico consente la misurazione dell’efficienza energetica delle navi, sussistono preoccupazioni per quanto riguarda l’affidabilità e la riservatezza dei dati, nonché per le responsabilità e obblighi di tale comunicazione, problema ancora non risolto in sede IMO”.

Comunque, il testo dovrà essere esaminato dal Comitato Ambiente del Parlamento europeo il 3 Dicembre 2014; dopo l’approvazione da parte del Comitato, seguirà la revisione  giuridico – linguistica e andrà in Consiglio Ambiente il 17 dicembre, per poi, essere votato dal Parlamento in seduta plenaria. Con molta probabilità la  procedura potrebbe essere completata nella primavera del 2015 ed entrare in vigore il 1° luglio il 2015.

Abele Carruezzo