Canale di Panama: inizia la fase finale dell’allargamento

PANAMA – Entro la metà del 2015 sarà ultimato il progetto di espansione del Canale di Panama. Le prime chiuse elettromeccaniche di acciaio da posizionare sul lato dell’Atlantico sono state ancorate e sistemate; serviranno, con la loro manovra, per consentire la navigazione interna delle navi in attraversamento del canale.

L’annuncio è stato dato dalla Panama Canal Authority (ACP) che nell’augurare buon anno ha dichiarato che l’83% del progetto di espansione del Canale è stato completato: già a novembre erano state poste 12 chiuse delle 16 e otto porte sistemate sul lato del Pacifico. Le strutture in acciaio massiccio pesano in media 3.400 tonnellate, mentre le porte delle chiuse hanno dimensioni variabili a seconda della loro ubicazione nel canale (se lato Pacifico o lato Atlantico); le porte sono alte in media 33 metri, l’equivalente di un edificio di 11 piani.

La maggior parte dei lavori ha interessato il letto del canale per la formazione del nuovo livello-acqua adeguandolo al Gatum Lake; attualmente dall’accesso del canale sul versante del Pacifico sono stati completati 6,7 chilometri e la sezione più stretta del canale, Culebra Cut,  è libera da ostacoli.

Si aspetta la fine lavori della quarta ed ultima fase prevista a metà anno 2015. Intanto, proprio in questi giorni, la Giunta per la Risoluzione dei Conflitti panamense (JRC), in secondo grado, ha stabilito il riconoscimento di costi aggiuntivi al Consorzio Grupo Unidos por el Canal per lo svolgimento dei lavori per la realizzazione della terza serie di chiuse per circa 233 milioni di dollari sui circa 463 milioni di dollari richiesti.

L’organo dell’arbitrato ha stabilito anche una proroga della durata del contratto di 176 giorni sui 256 dati dal consorzio di cui fa parte anche la ditta italiana Salini Impregilo. A questa sentenza forse seguirà un ricorso davanti ad un tribunale da parte dell’Autorità del canale, ma non è certo.

Abele Carruezzo