Mediterraneo: il flusso migratorio si sposta ad Oriente?

BRUXELLES – Il flusso migratorio di persone del Mediterraneo cambia sponda di sbarco? Forse. Dagli ultimi dati della missione Frontex si nota una leggera flessione, mentre sono in continuo aumento i migranti che tentano di entrare nella Ue via terra, attraverso l’Ungheria, e per via mare tramite le isole greche. “Questo significa che l’Ungheria si è unita all’Italia e alla Grecia in quanto Stato membro in prima linea”-  ha dichiarato il Commissario Ue alla Migrazione, Dimitris Avramopoulos.

Questo vuol che il fronte caldo della crisi umanitaria si sta spostando sempre più verso oriente, sottolineando che l’emergenza ormai riguarda tutta l’Europa. Sotto l’aspetto finanziario, in questi giorni si stanno moltiplicando le richieste di finanziamenti d’emergenza da parte dei Paesi Ue per far fronte alla pressione migratoria.

L’Ungheria ha ufficialmente inoltrato alla Commissione la domanda per un’assistenza “extra” da 8 milioni di euro, ottenendo anche che in ottobre prossimo si tenga una conferenza di alto livello per discutere delle misure da adottare nei Balcani. Pure l’Austria ha richiesto di ricevere ulteriori fondi, che dovrebbero essere sborsati entro la fine di questo mese; a breve la Francia inoltrerà una seconda domanda d’assistenza, che va ad aggiungersi a quella da 4 milioni già soddisfatta a febbraio scorso.

Nei prossimi giorni il commissario europeo Avramopoulos, dopo i fatti di Calais, e dopo il vertice di La Valletta con i Paesi Africani (che si terrà a novembre 2015), andrà in Niger insieme al ministro dell’Interno francese, Bernard Cazeneuve, per mettere in piedi un primo centro pilota di gestione delle domande d’asilo direttamente in territorio africano.

La Grecia, che in questi giorni sta vivendo uno dei momenti più difficili dal punto di vista degli sbarchi, a breve riceverà un finanziamento d’emergenza da 2,74 milioni di euro per supportare la risposta messa in atto sulle isole dall’Agenzia Onu per i rifugiati, Unhcr. Ancora, il 25 e 26 agosto prossimi, la Commissione incontrerà le Autorità greche per definire i dettagli circa l’istallazione del quartier generale del proprio “hotspot”che la Ue aveva promesso di installare a Pireo per la identificazione dei migranti e gestito dalle agenzie Ue.

Abele Carruezzo