I° TROFEO VELA E PESCA “CATCH&RELEASE” SAN FOCA-ORIKUM – SAZAN 3-6 settembre 2015

SAN FOCA – “L’AmoVela”, San Foca – Orikum – Sazan, è la prima regata combinata di vela e pesca promossa e organizzata dalla Lega Navale Italiana sezione San Foca, in collaborazione con l’associazione “Il Gabbiere” e dedicata a Rina Durante.

La scrittrice e donna di mare Rina Durante non è mai riuscita a tornare nella sua isola albanese. A Sazan, Saseno per gli italiani, la scrittrice ha trascorso l’infanzia fino allo scoppio della seconda guerra mondiale, perché suo padre era maresciallo della marina. “La Rina”, come la conoscevano tutti, che pure andava in Grecia al timone della sua barca, passava accanto, l’accarezzava con gli occhi e la memoria, ma senza poter mai scendere perché Sazan è stato un presidio militare inaccessibile fino ad un paio di anni fa. Inaccessibile anche per tutti i velisti che dal Salento approdano nella baia di Valona, chiusa verso l’Italia proprio dalla selvaggia isola e da Punta Linguetta.

“L’AmoVela è una regata che racchiude tre desideri di chi va per mare in rotta per l’Albania, attraversando il Canale d’Otranto a fine estate, quando c’è il passaggio dei branchi di pesce: veleggiare, pescare e approdare a Sazan” – spiega Francesco Mazzotta, presidente della Lega Navale San Foca – “L’AmoVela ci ha spinto a formulare un regolamento che sia una sintesi delle due diverse procedure di gara, quella velica e quella della pesca e inoltre, in sintonia con il nostro spirito di salvaguardia del mare e delle specie protette, abbiamo adottato il metodo“Catch&Release”, ossia cattura e rilascia”.

Il “Catch&Release” risponde ad una nuova filosofia sportiva che consente di mantenere il gusto di pescare ma nello stesso tempo di rilasciare vivi i pesci che hanno abboccato. Per quel che riguarda i parametri utili alla formulazione della classifica combinata (i punteggi della gara di vela e quelli del pescato) si sono adoperati, non senza difficoltà: Stefano Donadeo (velista e pescatore), Mario Marinazzo (padre del Rating Salentino) e Giuseppe Negro (campione mondiale di pesca d’altura ancora imbattuto).

Le miglia che separano San Foca da Orikum sono poco più di 40 e senza dubbio si tratterà di una bella sfida: lavorare di scotta e di lenza e di pazienza. Bisogna regatare a vele spiegate ma dover rallentare se il pesce abbocca, se si pesca e si perde tempo-punti per la classifica della vela il punteggio viene compensato in base ai chili del pescato. Se poi si tira su un pesce di quelli protetti da rilasciare in mare si ottiene un ulteriore punteggio. Il vero premio per tutti, non solo quelli primi in classifica, sarà l’approdo all’isola Sazan, previsto per il giorno successivo alla regata.

Partenza venerdì 4 dal Marina di San Foca, arrivo al Marina di Orikum nella baia di Valona e poi rotta verso Sazan, l’isola disabitata e con i resti di quella che fu una piccola cittadella militare sommersi dalla macchia mediterranea, in memoria di Rina Durante.