ICS alla Conferenza mondiale sugli equipaggi

MANILA – La Crew Connect Global Conference che si è svolta la scorsa settimana a Manila, è stata l’occasione per la l’International Chamber of Shipping (ICS) per sottolineare alcuni aspetti che coinvolgono la formazione dei marittimi. Quest’anno le sessioni plenarie della conferenza hanno interessato le questioni più controverse del personale marittimo imbarcato sulle navi; in particolare, si sono cercate le giuste strategie per promuovere la carriera marittima alle future generazioni; come aumentare i livelli di competenza di una formazione con un sistema di valutazione efficace e come garantire uno stile di vita salutare a bordo e come combattere lo stress.

Il settore del trasporto marittimo, nel suo complesso in questi ultimi anni, sta attraversando una fase di modernizzazione che va dalla propulsione navale alla condotta delle navi e alla sistemazione del carico a bordo, senza pensare poi alle tipologie di terminal portuali e le varie attrezzature per la movimentazione del carico stesso. In questo scenario la formazione degli operatori non solo agisce da potenziale per la propria carriera, ma svolge anche un ruolo importante per favorire il settore dello shipping nel passaggio dall’automazione navale all’informatizzazione integrata dei servizi principali e ausiliari di bordo di una nave.

Da più parti si dice e si afferma di legare un’istruzione nautica e una formazione professionale degli equipaggi di una nave alla Convenzione Internazionale STCW e ai suoi emendamenti di Manila. La sostenibilità futura dello shipping richiede una risposta evolutiva sia sulla formazione e sia sul reclutamento della gente di mare; non basta solo un adeguamento formativo e la relativa certificazione per rispondere alle nuove esigenze di bordo che di terra, ma occorre guardare al futuro anticipandole se si vuole controllare lo sviluppo del settore. Si sta pensando a un’assunzione e gestione on-line dell’equipaggio come pure la gestione di una nave; una formazione strutturata con simulatori con piattaforme e-learning in centri accreditati; seguire l’equipaggio con assistenza sanitaria on-line durante il viaggio.

La transizione che stiamo vivendo, dopo l’era del vapore, dell’energia, della comunicazione, dell’informatica, è una vera rivoluzione che ci sta portando verso un’era “intelligente” che sarà caratterizzata da tecnologia integrata, da funzioni e sistemi automatizzati. Una sfida continua per cui le competenze dei marittimi ne risentono e subiscono la trasformazione in atto del loro ruolo a bordo di queste navi a “tecnologie 4.0”. I marittimi, oggi e nel prossimo futuro, dovranno collaborare con le Compagnie di navigazione nella gestione delle navi; è finita l’era per cui il marittimo è solo un numero/membro dell’equipaggio della nave.

Dentro un orizzonte incerto per l’economia globale e per il commercio mondiale, con operazioni e modelli nuovi di scambio materiale e immateriale, il settore dei trasporti marittimi certamente subirà i cambiamenti strutturali, per cui non si può non investire in formazione.

Armatori e Compagnie di navigazione, ora come non mai, devono investire in formazione se si vuole una crescita significativa del settore; l’intero settore dello shipping deve riconoscere che le decisioni prese in questi tempi difficili non devono essere sottratte ai marittimi e non dovrebbero ostacolare la sostenibilità del settore.

L’investimento in formazione e i modi di reclutamento dei marittimi sono parti essenziali per assicurare una buona salute industriale; marittimi che operano su navi mercantili, che lavorano lontano da casa contribuiscono allo sviluppo economico e al miglioramento degli standard di vita in tutto il mondo, come pure il loro impegno nella solidarietà alla tragedia umanitaria che si sta consumando nelle acque del Mediterraneo. La prossima Crew Connect Conference sarà in Europa a Copenhagen, maggio 2017.

 

Abele Carruezzo