Sciopero nei porti greci e disagi a Brindisi

BRINDISI – Ancora proteste nei porti della Grecia contro la privatizzazione dei porti decisa dal Governo Ellenico. Già da ieri navi e traghetti sono rimasti attraccati nei porti della Grecia per uno sciopero generale proclamato dalla Federazione Nazionale dei dipendenti dei porti (Omyle).

E si prevede un dicembre ellenico poco tranquillo: il Centro nazionale dei sindacati della Grecia (GSEE) ha proclamato uno sciopero generale per l’8 dicembre prossimo. La ulteriore protesta, che si aggiunge a quella dei porti, è contro l’eliminazione totale dei diritti dei lavoratori che il Governo sta attuando, compreso il forzato licenziamento ed ostacolando la contrattazione con il Sindacato.

Alcune difficoltà di ritorno e soprattutto di carattere organizzativo si stanno registrando anche nel porto di Brindisi. Da giorni si sono formate lunghe code di tir in attesa d’imbarco per Igoumenitsa, creando non pochi disagi agli autisti e passeggeri; l’intero piazzale di sosta prima dell’ingresso alle rampe d’imbarco di Costa Morena (Terrare) è già pieno; si parla di oltre cinquecento tir e pare che le difficoltà dureranno fino giovedì prossimo 8 dicembre.

Gli unici traghetti in partenza sono quelli del Gruppo Grimaldi; la Compagnia, nel rispetto delle motivazioni dello sciopero da parte dei portuali e marittimi ellenici, sta mantenendo il programma rispettando le partenze. Per via dello sciopero le navi sono costrette a ritornare a Brindisi vuote (e questo significa costi aggiuntivi) per poi caricare e con la loro disponibilità si sta evitando che la situazione di sosta a Brindisi possa degenerare.

Le forze dell’ordine stanno presiedendo la zona continuamente, svolgendo compiti anche di protezione civile per alleviare la lunga attesa di autisti e di passeggeri.  Anche il terminal privato situato all’ingresso per l’imbarco si sta adoperando in tutti i modi per alleviare il disagio ai viaggiatori, ottemperando alle esigenze di ogni genere.

 

Abele Carruezzo