Entrate da demanio marittimo: istituzione codici tributo

BRINDISI – Con risoluzione ministeriale n. 11/2017 sono stati istituiti i codici tributo per canoni demaniali, al fine di dare attuazione al provvedimento del 19 novembre 2016 con il quale l’Agenzia delle entrate di concerto con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e l’Agenzia del demanio ha esteso, a decorrere dal 1° gennaio 2017, l’utilizzo del modello F24 – Versamenti con elementi identificativi, ai versamenti delle entrate da demanio marittimo, in ossequio di quanto previsto dal citato D.M. 19 novembre 2015, che dispone l’estensione delle modalità di versamento di cui all’articolo 17 del decreto legislativo n. 241 del 1997, alle entrate da demanio marittimo.

Pertanto con la predetta R.M. n. 11/2017 e per consentire il versamento, tramite il modello “F24 Versamenti con elementi identificativi” (F24 ELIDE), delle entrate da demanio marittimo, si istituiscono i seguenti codici tributo: “MA11” denominato “Canoni derivanti dall’uso di beni demaniali marittimi – decreto legge 5 ottobre 1993, n. 400, e successive modificazioni”; “MA12” denominato “Indennizzi dovuti in caso di occupazione abusiva di beni del demanio marittimo e realizzazione sui beni demaniali marittimi di opere inamovibili in difetto assoluto di titolo abilitativo o in presenza di titolo abilitativo che per il suo contenuto è incompatibile con la destinazione e disciplina del bene demaniale ai sensi della normativa vigente”; “MA13” denominato “Quota di canoni demaniali marittimi di spettanza regionale – articolo 3, comma 1, del decreto legge 5 ottobre 1993, n. 400, e successive modificazioni”.

Vediamo ora come va compilato il Modello F24 ELIDE e cosa va indicato nei campi sottostanti del modello:
– nella sezione “CONTRIBUENTE”, i dati anagrafici ed il codice fiscale del soggetto che effettua il versamento;
nella sezione “ERARIO ED ALTRO” i seguenti dati:
– nel campo “codice ufficio”, il codice della Direzione Regionale dell’Agenzia del demanio;
– nel campo “tipo”, la lettera “R”;
– nel campo “elementi identificativi”, (composto da 17 caratteri): il codice identificativo della concessione demaniale (11 caratteri), integrato con il numero della rata in pagamento (2 caratteri) e l’anno della rata stessa (4 caratteri), ovvero gli estremi dell’atto di accertamento in caso di indennizzi dovuti per occupazione sine titulo, entrambi generati dal Sistema Informativo Demanio marittimo – SID – e riportati nei modelli di pagamento precompilati prodotti dallo stesso;
– nel campo “codice tributo ”, il codice tributo; – nel campo “codice tributo ”, il codice tributo; – nel campo “anno di riferimento”, l’anno a cui si riferisce il pagamento, nel formato “AAAA”.

Si evidenzia come la risoluzione ha origine altresì dal decreto del Ministro dell’economia e delle finanze di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 19 novembre 2015, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 1 del 2 gennaio 2016, che dispone l’estensione delle modalità di versamento di cui all’articolo 17 del decreto legislativo n. 241 del 1997, alle entrate da demanio marittimo.

 

Cosimo Salvatore CORSA