Porto 2000: ecco il vincitore

LIVORNO – Porto di Livorno 2000. c’è il vincitore: con 99,58 punti su 100 è l’Ati composta da Sinergest, Moby, LTM e Marinvest (MSC) ad essersi aggiudicata il 66% delle quote della società che gestisce i servizi di accoglienza ai crocieristi.

Si tratta, invero, di una aggiudicazione provvisoria, l’Adsp dovrà infatti provvedere a verificare le certificazioni di rito prima della aggiudicazione definitiva, ma è questo – in attesa dei necessari riscontri e del periodo di sterilizzazione necessario prima della stipula del contratto definitivo – il risultato che è emerso dall’ultima seduta pubblica cui hanno presenziato 19 rappresentanti per i tre concorrenti.

La Commissione di gara guidata dal segretario generale dell’APL, Massimo Provinciali, e composta da altri due membri, Claudio Vanni per l’APL e Silvio Bianchi Martini per l’ente camerale, ha attribuito alla cordata vincitrice 64,58 punti per l’offerta tecnica e 35 punti per l’offerta economica.  L’ATI guidata da Sinergest ha offerto per l’acquisto delle quote della Porto 2000 un controvalore di 10.741.170 euro, con un rialzo d’asta del 34,5% e ha presentato un piano di investimenti per la realizzazione di infrastrutture per un totale di 91 milioni di euro.

Gli altri due concorrenti in gara, il raggruppamento costituito da Creuers del Porto di Barcellona e da Aloschi Bros, e l’operatore economico CFG Cruise&Ferry Group, si sono aggiudicati rispettivamente 96,85 punti (65 per l’offerta tecnica, 31,85 per quella economica) e 72,21 punti (56,81 per l’offerta tecnica e 15,40 per quella economica).

“Non è stata una scelta facile – ha detto Massimo Provinciali, parlando dell’iter che ha portato la commissione di gara all’aggiudicazione provvisoria della gara  – i tre concorrenti hanno presentato tutte e tre progetti di altissimo livello, tant’è vero che sul piano tecnico la prima classificata ha distanziato la seconda soltanto per una manciata di punti. Il nuovo socio di maggioranza della Porto 2000 ha le carte in regola per migliorare l’efficienza delle strutture e per proiettare Livorno verso nuovi importanti traguardi. Gli oltre cento milioni che la cordata vincente ha messo sul tavolo sono la migliore risposta a quelli che pensavano che la cessione delle quote sarebbe stata un’operazione a perdere, una svendita”.