La Classe J24 non è solo regate ma anche attenzione al sociale

DESENZANO DEL GARDA – In attesa che riparta il Circuito Nazionale con la quarta tappa, la Regata Nazionale in programma nelle acque gardesane nel week end del 16 e 17 settembre sotto l’attenta regia del Circolo Nautico Brenzone (www.cnbvela.it manifestazione valida anche come quarta prova di qualificazione al Mondiale 2018 di Riva del Garda) e delle notizie dal Campionato del Mondo (in programma nell’Ontario -Canada- a Mississauga dal 15 al 23 settembre -2017j24worlds.org/, organizzato dal Port Credit Yacht Club) e dall’European Championship (dal 24 settembre al 1 ottobre in Ungheria a Balatonfüredi, organizzato dal Balatonfüredi Yacht Club -david.julia@sailforyou.hu-), il Monotipo più diffuso al mondo sarà protagonista anche quest’anno al Campionato Provinciale per velisti diversamente abili organizzato dal Gruppo Nautico Dielleffe di Desenzano mentre gli armatori e gli equipaggi della Flotta sarda J24 sono mobilitati nella manifestazione “Vita da aMare” che si svolgerà a Porto Rotondo.

Scatta la prossima settimana nelle acque di Desenzano del Garda la decima edizione del Campionato Provinciale per velisti diversamente abili, iniziativa basata completamente sul volontariato organizzata nell’ambito del progetto Svelare senza barriere ideato e voluto dal Gruppo Nautico Dielleffe per affermare gli effetti positivi della Vela come strumento di intervento nelle varie aree del disagio sociale, fisico e mentale. Il Progetto non si limita ad una semplice e sporadica uscita in barca a vela ma un è vero e proprio percorso formativo articolato durante tutto l’anno (da marzo ad ottobre) con lezioni settimanali (teoria presso la sede e pratica con uscite a lago con due J24) dedicate agli ospiti delle varie Associazioni (che partecipano a rotazione, attenendosi ad un calendario concordato all’inizio dell’anno), coinvolgendo un numero sempre maggiore di amici (quest’anno ottanta) negli allenamenti e nei corsi seguiti con metodo, impegno costante, entusiasmo e voglia di normalità in vista del grande appuntamento di settembre.

Al Campionato che si svolge da mercoledì 13 a sabato 16 settembre con la formula del match race, partecipano tutti insieme i protagonisti delle varie Associazioni (Fobap Anffas di Brescia, Anffas di Desenzano-Rivoltella, Cooperativa C.D.D. Collaboriamo di Leno e Coop La Rondine di Mazzano): gli otto equipaggi sono costituiti da due persone diversamente abili, un accompagnatore responsabile e un osservatore del Gruppo Nautico Dielleffe, sodalizio da sempre attento al sociale e al volontariato oltre che all’attività sportiva, alle regate e alle scuole di vela. Le regate con i due J24 (scelti per la loro affidabilità, versatilità e sicurezza) hanno inizio alle ore 10 di mercoledì 13 settembre e si concluderanno entro le ore 13 di sabato 16.

La premiazione conclusiva di questa decima edizione (che vanta il patrocinio di Regione Lombardia, Assessorato Sport e Tempo libero della Provincia di Brescia e Città di Desenzano del Garda) si svolgerà sabato 16 alle ore 15.30, presso la sede del GN Dielleffe e sarà ancora una volta una vera e propria festa che, alla presenza di tutti i concorrenti, delle autorità e degli organizzatori, premierà non solo i vincitori ma tutti i partecipanti.  “L’iniziativa, impegnativa ma di enorme soddisfazione, ha confermato le aspettative degli organizzatori e dei partecipanti che in questi dieci anni hanno ottenuto importanti progressi fisici e mentali come documentato ogni fine anno dai propri educatori e medici.- ha spiegato Gianluigi Zeni, presidente del GND -Lo scorso anno sono state registrate complessivamente quasi 400 presenze con 80 diversamente abili attivamente coinvolti nelle attività veliche con 46 uscite a lago.”

Porto Rotondo. Nelle acque di Porto Rotondo, invece, dal 22 al 24 settembre si svolgerà Vita da aMare. “In attesa che riparta la stagione dei J24 vorrei proporvi di partecipare alla settima edizione della manifestazione Vita da aMare- spiega il Capo Flotta della Sardegna, Marco Frulio -L’evento, patrocinato dall’amministrazione comunale di Olbia in collaborazione con la Regione Lombardia, permetterà a persone con diverse abilità, provenienti dalla penisola e dalla città Olbia, di vivere tre giorni in barca a vela nel mare della costa gallurese. Si tratta di una uscita in mare con un gruppo di persone con diverse abilità provenienti dalla Penisola e dalla città di Olbia. Nei giorni della manifestazione la società Boomerang Yachting Charter metterà a disposizione le sue barche per ospitare i cento ragazzi e i cinquanta volontari ma sabato 23 settembre l’organizzazione vorrebbe fargli provare l’ebrezza di una uscita a vela.

I ragazzi con le diverse abilità sarebbero sotto la responsabilità degli accompagnatori ma servirebbero 36 persone (di cui almeno la metà in possesso di patente nautica) per condurre le 18 imbarcazioni che verranno messe a disposizione da Boomerang. Pertanto, appassionati di J24, vi chiedo, se vi è possibile, di dedicare una giornata ad un progetto meritevole e a delle persone speciali nelle splendide acque della Gallura. Se siete interessati mettetevi in contatto come e provvederò a segnalare nominativi e recapiti telefonici all’Organizzazione.” Alla settima edizione di Vita da aMare sono attesi circa circa cento ragazzi speciali e una cinquantina tra volontari ed esperti velisti.Anticipata da un video antologico dell’evento svoltosi lo scorso anno a Genova, l’iniziativa, che gode del sostegno logistico della Croce Rossa Italiana, è stata illustrata nelle settimane scorse allo Yachting Club di Porto Rotondo.

Presenti, l’organizzatore, Claudio Pedrazzini, capogruppo di FI nel Consiglio regionale lombardo,  il sindaco e l’assessore del Turismo di Olbia Settimo Nizzi e Marco Balata,  il presidente del Consorzio di Porto Rotondo, Leonardo Salvemini, Angelo Usai di Boomerang e l’imprenditore Paolo Berlusconi. “La manifestazione è partita otto anni fa grazie all’idea un gruppo di amici che ha voluto condividere la  passione per la barca a vela con persone meno fortunate. E così – ha raccontato Claudio Pedrazzini – è nato qualcosa di unico rivolto non solo alle persone con diverse fragilità ma a tutti coloro capaci di mettersi a disposizione degli altri con grande sensibilità. Ogni anno che passa rilanciamo la sfida e, contestualmente,  cresciamo.

Quest’anno, grazie al supporto di Angelo Usai della Boomerang, i nostri ragazzi avranno a disposizione ben 18 imbarcazioni”. “Riuscire a dare una mano ai ragazzi in difficoltà, almeno per i tre giorni della manifestazione è una cosa stupenda. La nostra comunità – ha detto il sindaco di Olbia Settimo Nizzi – sosterrà la manifestazione per renderla indimenticabile a tutti coloro che parteciperanno”. Per Marco Balata, assessore del Turismo di Olbia, si tratta della “concretizzazione di un progetto nato circa un anno fa e che si inserisce in quel settore in cui c’è tantissimo da fare nel nostro Paese: il cosiddetto “turismo accessibile”. Quanto sono cominciati i contatti con Pedrazzini abbiamo da subito pensato di dedicare la manifestazione alla memoria di Patrizia Bigi”. Sullo stesso tono l’organizzatore tecnico Angelo Usai: “Non siamo nuovi a questo tipo di iniziative – ha dichiarato il patron di Boomerang, azienda che si occupa di turismo nautico -. Anche in passato abbiamo accolto a bordo delle barche a vela persone con disabilità ma l’Italia è ancora indietro rispetto ad altre nazioni come la Germania”. Per Leonardo Salvemini, presidente del Consorzio di Porto Rotondo “siamo noi che dobbiamo ringraziare i ragazzi speciali che arriveranno qui.

Ben vengano iniziative come queste”. Parole di apprezzamento per l’iniziative sono state espresse anche da Paolo Berlusconi. “Arrivare a Porto Rotondo e parlare di disabilità e volontariato fa bene al cuore– ha detto l’imprenditore –e ci fa capire che l’uomo è capace anche di cose buone”. Durante la presentazione sono intervenuti anche Gianni Civilati della Lega Navale e Veronica Azara dell’associazione Sensibilmente onlus che ha parlato di come eventi di questo genere avvicinino il mondo della diversa abilità al diritto di fare turismo in un contesto di autentica inclusione sociale.