Volvo Ocean Race: una fuga per due?

ALICANTE – Entrambi i due battistrada, più il giovane equipaggio di Turn the Tide on Plastic che può però contare sull’esperto navigatore britannico Brian Thomson, hanno optato per una rotta più offshore alla ricerca degli effetti positivi di un flusso di corrente. Una scelta che ha pagato, visto che le altre quattro barche hanno fatto registrare velocità inferiori, più a ridosso della costa Australiana.

Dopo 24 ore dall’opzione al largo Dongfeng e AkzoNobel navigano in testa alla flotta con un buon margine, superiore alle 34 miglia, mentre Turn the Tide on Plastic occupa la terza posizione. Benché manchi ancora parecchio terreno, oltre 4.600 miglia a Hong Kong,si tratta di piccoli guadagni che danno una forte spinta al morale degli equipaggi.

“Adesso c’è un bel buco fra noi, MAPFRE e Vestas 11th Hour Racing,” ha detto Franck Cammas, che è salito a bordo di Dongfeng per la Leg 4 con il ruolo di navigatore, in sostituzione dell’infortunato Pascal Bidegorry. “Siamo felici delle scelte che abbiamo fatto ieri. Prima della partenza avevamo esaminato il rischio, ed è l’opzione che abbiamo voluto prendere. Abbiamo seguito il nostro piano, è molto positivo per la fiducia in noi stessi.”

Anche a bordo di AkzoNobel si respira un’aria positiva, specialmente dopo le dure sfide affrontate dall’equipaggio durante la Leg 3 con la rottura della rotaia della randa sull’albero. Al rilevamento delle ore 14 il gruppo guidato dallo skipper olandese Simeon Tienpont era solo 2,2 miglia alle spalle di Dongfeng, e quasi tre nodi più veloce, mentre la flotta sta raggiungendo il traverso di Brisbane. “Siamo molto felici di riuscire a essere della partita con Dongfeng e MAPFRE, e a tratti addirittura più veloci.” Ha detto Chris Nicholson. “La questione ora resta se riusciremo a continuare così. Abbiamo provato a noi stessi di essere un gruppo solido e credo che possiamo riuscirci, ma non siamo ancora riusciti a spingere a fondo per un periodo così lungo.”

In terza piazza, Dee Caffari, skipper di Turn the Tide, ha twittato: “Due buoni rilevamenti delle posizioni fanno un equipaggio felice!” “Gli ultimi giorni sono stati molto intensi, siamo riusciti a rimanere in gruppo con gli altri.” Ha spiegato la triestina  Francesca Clapcich. “Abbiamo dovuto fare diverse strambate per cercare di restare nel gruppo e nella pressione. Siamo soddisfatti perché stiamo facendo una bella lotta con Brunel. Dagli ultimi report sembra siamo tutti ancora molto vicini. Quindi speriamo in una bella tappa, di continuare così e di portare bene la barca.”

Mentre le velocità si tengono ancora intorno ai 20 nodi oggi, le previsioni indicano che il vento andrà a calare nei prossimi giorni, una notizia non ottima per i leader che potrebbero vedersi riacciuffare dagli inseguitori. Il momento chiave per coloro che si sono mantenuti più in terra sarà quello della strambata per portarsi mure a sinistra e riposizionarsi meglio a ovest, per entrare nella nuova aria.

“All’inizio non pensavamo di perdere così tanto ma le cose non hanno girato come volevamo nelle ultime 24 ore.” Ha ammesso Xabi Fernández, skipper di MAPFRE, che si trova in quinta piazza a circa 37 miglia dai leader. “Ma una cosa è sicura, continueremo a lottare su ogni onda e sappiamo di avere delle opporutinità di rientrare in gioco nella tappa. Ci sono ancora tanta strada tanti punti insidiosi.”