La riforma portuale di Federico II: a Brindisi il 25 gennaio

BRINDISI – La quinta tappa del tour dei porti federiciani che racconta le vicende degli 11 scali scelti da Federico II per l’export dei prodotti agroalimentari del Regnum Siciliae approda a Brindisi grazie alla partnership tra Propeller Club Port of Brindisi, Comune di Brindisi, Società di Storia Patria Puglia Sezione di Brindisi e CRESTA Puglia.

L’antica Brundisium era già porto commerciale strategico ai tempi dell’Impero Romano e, grazie all’ampliamento dell’arsenale e ai dragaggi voluti da Federico II, divenne il più importante scalo del Regno di Sicilia sulla sponda adriatica.

Non compare tra gli scali “export oriented” dell’ordinatio novorum portuum del 1239 ma fu denominato per decreto imperiale “Caput terrarum maritimarum Apuliae” divenendo gate per i traffici mercantili con l’Oriente soprattutto dopo l’alleanza politica e commerciale con la Repubblica marinara di Venezia. Dal porto salpavano le navi per le campagne militari dei crociati e dei pellegrinaggi in Terra Santa oltre che le derrate per l’approvvigionamento dei presidi cristiani d’oltremare. A Brindisi sorsero la Zecca (la moneta coniata era l’Augustale) la Banca di Stato.