Volvo Ocean Race: velocità in salita, si spera in un arrivo a Hong Kong venerdì

ALICANTE – Il team guidato dall’australiano Dave Witt ha preso la testa della flotta lo scorso sabato quando ha “tagliato” a nord delle Isole Salomone e da allora ha continuato a consolidare il suo vantaggio sui sei avversari.

Spinti dalla possibilità di ottenere una storica vittoria a Hong Kong, che la Volvo Ocean Race visita per la prima volta dal debutto nel 1973 e dove ha sede il team, i velisti di Scallywag hanno trovato un alleato nel vento di aliseo che li spinge ad alta velocità. Nelle ultime 24 ore Scallywag ha coperto la notevole distanza di 504,7 miglia, 25 in più rispetto al secondo,Vestas 11th Hour Racing che ha un distacco di circa 76 miglia e 77 più di team AkzoNobel, che al rilevamento delle ore 14 è dato in terza piazza a 93 miglia, con i franco/cinesi di Dongfeng Race Team in quarta a sole due miglia dietro.

Malgrado un margine piuttosto solido l’equipaggio di Scallywag non dà nulla per scontato. “Un paio di giorni fa abbiamo perso un po’ di strada, quindi abbiamo esaminato bene i file meteo e abbiamo cercato di fare qualcosa di leggermente diverso.” Ha spiegato John Fisher. “Nelle ultime ore abbiamo cominciato a vederne gli effetti. E’ bello non essere in coda, ma sappiamo che tutto può cambiare. Hong Kong è casa nostra quindi per noi fare un buon risultato sarebbe fondamentale.”

Fra coloro che sono contenti per la posizione di Scallywag, malgrado quello che ci si potrebbe aspettare, c’è anche il team di MAPFRE. Anche se preferirebbero lottare per la vittoria di tappa, i leader della classifica generale, circa 170 miglia dietro in quinta posizione, preferirebbero vedere Scallywag vincere e aggiudicarsi il punto bonus piuttosto che Dongfeng o Vestas 11th Hour Racing, che sono una minaccia ben più seria. Inoltre la navigatrice di Scallywag, Libby Greenhalgh è la sorella del timoniere di  MAPFRE Rob Greenhalgh. “Una vittoria per Scallywag sarebbe positiva per loro ma anche per noi.” Ha detto Greenhalgh dalla barca spagnola. “Preferiremmo che il punto bonus per chi vincerà questa tappa, non andasse a Vestas o a Dongfeng. Facciamo tutti i tifo per loro, per ragioni diverse. Forza Scallywag!”

Gli alisei di nord-est sono ormai stabili, e accompagneranno le sette barche verso il traguardo di Hong Kong, limitando le scelte tattiche a disposizione dei team. Invece, tutti sono impegnati a far correre al massimo i loro mezzi per risalire posizioni nelle ultime giornate della Leg 4.

Lo skipper di  Team Brunel Bouwe Bekking, nonostante una deludente sesta posizione, circa 220 miglia alle spalle di Scallywag, pensa che il suo team non abbia perso le speranze. “Non sembrano esserci tante opzioni, bisogna solo andare veloci, in un’andatura di poppa con rotta sul traguardo.” Ha spiegato Carlo Huisman da bordo della barca olandese. “Ma il morale è ancora alto a bordo. Dobbiamo solo continuare a essere il più veloci possibile.”

Su Turn the Tide on Plastic, oltre a una posizioni non soddisfacente, l’equipaggio si è preoccupato anche per un altra ragione. Il dissalatore, il congegno che produce acqua dolce, si è bloccato. Fortunatamente, Liz Wardley – a cui la skipper Dee Caffari ha dato il soprannome di Little Miss Fix It- è riuscita ad aggiustarlo. Ha trovato una parte corrosa, e ora il giovane team può di nuovo avere acqua dolce.
Secondo le ultime previsioni i leader potrebbero giungere a Hong Kong nella giornata di venerdì.