DA ROSIGNANO A LIVORNO TRA VELE D’EPOCA E CONCORSO DI ELEGANZA

MILANO – Weekend ricco di appuntamenti con la regata delle vele d’epoca, inserita nella Settimana Velica Internazionale, quest’anno alla sua seconda edizione. La manifestazione velica, in programma dal 27 al 29 aprile, è organizzata dalla Lega Navale Italiana – Sezione di Livorno, con il prezioso supporto di Marina Cala de’ Medici e Lusben (entrambi soci di Nautica Italiana) insieme allo Yacht Club Cala de’ Medici, Strada del Vino e dell’Olio Costa degli Etruschi e Garage del Tempo.

Si comincia con la competizione delle vele storiche suddivisa in due prove: la prima prevista per venerdì 27 aprile (rotta Livorno – Cala de’ Medici), la seconda per domenica 29 (Cala de’ Medici – Gorgona – Livorno). Competizione che, a differenza di altre, presenta numerosi elementi di originalità, a partire dal Concorso di Eleganza che si svolgerà all’interno del Marina, dove saranno ormeggiate le imbarcazioni d’epoca ed esposte le auto storiche.

Per l’occasione, a ciascuna barca partecipante verrà abbinata un’autovettura realizzata negli stessi anni, insieme a un vino della Costa degli Etruschi. L’accostamento, deciso dall’armatore dell’imbarcazione, cercherà di rappresentare al meglio il carattere e lo stile dell’imbarcazione e del suo equipaggio. Nella scelta degli abbinamenti gli armatori sono stati affiancati da esperti dell’Associazione Automotostoriche Garage del Tempo e della Strada del Vino e dell’Olio Costa degli Etruschi. Altro elemento indicativo dell’obiettivo generale della manifestazione, quello cioè di incentivare e promuovere la passione per la navigazione e il mare per tutti, è la presenza di una imbarcazione storica alquanto speciale: Cadamà dell’Armatore Andrea Brigatti.

Cadamà rappresenta uno dei pochi esempi al mondo di imbarcazione completamente accessibile ai diversamente abili. Lo stesso Brigatti, costretto da tempo su una sedia a rotelle, insieme ai suoi collaboratori dell’Associazione “Timonieri Sbandati” e al supporto della Lega Navale, si occupa a tempo pieno dell’imbarcazione perché mosso dal desiderio di riprendere la “dimensione sociale” della navigazione estendendola anche a tutti quelli che possono fruirne in maniera “diversa”.

“Quando ho incontrato Cadamà – commenta Andrea Brigatti – era abbastanza mal messa: rimettere in sesto lei è stato anche rimettere in sesto me stesso. Oggi sono qui con lei e con i miei compagni dell’Associazione perché un domani speriamo di poter dare una mano ad altri ragazzi”.