Le Zone Economiche Speciali, aspetti applicativi

BARI – Si è svolto Venerdì 4 Maggio, nell’Aula Magna Aldo Cossu dell’Università Aldo Moro di Bari, il convegno “Le Zone Economiche Speciali, aspetti applicativi”, nel del quale verrà presentato il volume “Porti, retroporti e Zone Economiche Speciali” a cura del professor Aldo Berlinguer di G. Giappichelli Editore.

Durante il convegno, il direttore della Direzione generale vigilanza Autorità portuali del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’architetto Mauro Coletta, è intervenuto per spiegare la posizione del Ministero sul tema delle ZES: “Le Autorità hanno un ruolo fondamentale all’interno dell’operazione ZES, fortissimamente voluta dal Ministero della Coesione, appoggiata in maniera importantedal Ministro Delrio per procedere in maniera celere. Devo dire che la Campania e la Calabria sono andate già un po’ avanti, quindi hanno trasmesso al Ministero delle Infrastrutture le delibere che hanno assunto sull’approvazione della ZES. Mi auguro che la Puglia le segua immediatamente, noi daremo subito i nostri benestari per per far procedere un qualcosa che diventa fondamentale per l’economia e per tutto quello che è legato ai posti di lavoro. Il presidente Ugo Patroni Griffi insieme con il presidente Sergio Prete, che da subito si sono impegnati, perchè hanno creduto nelle ZES, stanno procedendo in maniera attentissima, e da quello che ho potuto vedere, durante la mia visita istituzionale nei porti di Bari, Taranto e Brindisi, che ci sono tutte le premesse per fare un ottimo lavoro”.

Il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico meridionale, prof. Ugo Patroni Griffi: “Oggi c’è una simpatica coincidenza, il prof. Berlinguer, che è il curatore del libro che presentiamo, è il coordinatore della task-force sulle ZES della regione Puglia per quanto riguarda l’Adriatico e mi assicura che il lavoro è completo. Per l’Adriatico meridionale ci sono duemilaquattrocento ettari sapientemente distribuiti favorendo gli investimenti nella logistica, nella retroportualità e per attirare gli investimenti stranieri. Mancano solo due provvedimenti amministrativi, quello della Regione Puglia che suggelli con una delibera il lavoro fatto e poi il Ministero riconosca con un decreto la ZES dell’Adriatico meridionale.  Siamo alla soglia di una rivoluzione culturale, gli investitori vanno dove c’è immediatezza, coerenza e tempi certi, tante qualità che noi non siamo in grado di offrire. In un’idea distorta di avvicinare il processo amministrativo ad un territorio, questo stesso processo è diventato ancora più complesso. Le ZES sono dei laboratori, sono nate come laboratori e in queste zone testeremo nuove formule economiche. Per la città di Bari è stata inclusa nell’area ZES tutta l’area dove insiste la Fiera del Levante e dove si potrebbe sviluppare una -ZES Culturale-, che è una delle declinazioni possibili delle Zone Economiche Speciali”. Quindi una grande prospettiva di sviluppo, speriamo ci siano gli uomini capaci di afferrarla”.

Il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mar Ionio, Sergio Prete: “Le Zone Economiche Speciali sono un’esigenza, ormai, irrinunciabile per i porti italiani, in particolare per i porti del Mezzogiorno, perchè la competizione con altre realtà portuali del Mediterraneo, chiaramente, sta via via riducendo il margine competitivo dei porti, quindi, questo potrebbe anche compensare uno dei fattori negativi della portualità italiana, in particolare quella del Mezzogiorno che è l’assenza di un mercato di riferimento di consumo, il cosiddetto -Captive Market-“.

Durante il convegno Il prof. Ugo Patroni Griffi ha annunciato la costituzione del primo master universitario in porti e retroportualità: “Abbiamo fatto una convenzione con l’Università di Bari, il primo master universitario su porti, retroporti e ZES e le lezioni avranno luogo nell’Autorità di Sistema portuale”.

Il prof. Antonio Felice Uricchio, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, conferma: “Saremo ospiti dell’Autorità Portuale, lo short master è già definito, sarà come una summer-school, partirà a Luglio e continuerà tutta l’Estate.  Un progetto particolarmente importante che spero coincida con il secondo decreto e con la definizione delle ZES”.

Salvatore Carruezzo