Plastica trasformata in combustibile e non solo

AMSTERDAM – E’ olandese il progetto di trasformare la plastica non riciclabile in combustibile da utilizzare nel settore dei trasporti. E’ il primo progetto, in Europa, che un’azienda olandese, la Bin2Barrel, specializzata nel riuso della plastica, sta realizzando con obiettivi di sviluppo sostenibile. Materiali sintetici potranno essere riutilizzati e applicati nel settore dei trasporti, offrendo al tempo stesso un’alternativa più sostenibile per i carburanti tradizionali; un’applicazione tecno-economica circolare di riuso di sostanze prodotte nella produzione di nuovi materiali sintetici.

L’impianto sarà realizzato in collaborazione con la struttura tecnica della Port Authority di Amsterdam, e dovrebbe essere operativo entro la fine di quest’anno, con una rata di produzione di oltre 30 milioni di litri di carburante/anno su 35.000 tonnellate di plastica non riciclabile. Il flusso di plastica non riciclabile sarà garantito dai raccoglitori e dai trasformatori olandesi. In positivo, si prevede che quando il combustibile ottenuto sarà bruciato, i ritorni economici sull’energia saranno quasi tre volte superiore (80%) rispetto alla combustione diretta della plastica negli inceneritori di rifiuti (33%). Il processo dei rifiuti plastici non riciclabili nel nuovo impianto porterà a una riduzione di 57.000 tonnellate di emissioni di CO₂/anno. Inoltre, il carburante prodotto avrà lo stesso livello di sostenibilità del biodiesel, contribuendo ulteriormente alla difesa dell’ambiente.

Il piano progettuale della Bin2Barrel prevede la costruzione di quattro stabilimenti nel porto di Amsterdam, con espansioni in tutto il Benelux e in Germania, al fine di poter sfruttare la meglio grandi quantità di plastica non riciclabile. Alla fine, il progetto aziendale si concentrerà sull’estrazione dalla plastica di componenti chimici preziosi per la farmaceutica, cosmesi e non solo, invece della sola produzione di combustibili per il settore dei trasporti.

 

Abele Carruezzo