Greenpeace, dopo l’incursione norvegese, blocca la consegna russa di Gnl in Finlandia

(Foto courtesy Greenpeace Nordic)

Röyttä. Sabato scorso, i manifestanti di Greenpeace Nordic hanno ritardato brevemente l’arrivo di una piccola nave Gnl al porto di Röyttä, nel nord della Finlandia. La nave trasportava un carico di gas di origine russa, utilizzato nel porto per scopi industriali e per bunkeraggio marino di Gnl.
I manifestanti hanno temporaneamente occupato il molo e hanno chiesto la sospensione dell’importazione di combustibili fossili russi.

Le importazioni finlandesi di petrolio e gas russo sono relativamente modeste. Le raffinerie finlandesi hanno già sostanzialmente ridotto le importazioni di petrolio russo, anticipando ulteriori sanzioni dell’UE.

A maggio, la Compagnia statale russa del gas, Gazprom, ha interrotto la fornitura di gas naturale russo alla Finlandia dopo aver chiesto il pagamento in rubli, un nuovo protocollo che il Governo finlandese non era disposto a rispettare. Tuttavia, Gazprom ha consentito alla Compagnia di gas statale finlandese, Gasum, di continuare ad acquistare una piccola quantità di Gnl dal terminale Gazprom/Novatek a Voysotsk, in Russia.

Gasum ha un contratto ‘take-or-pay’ a lungo termine per queste spedizioni e noleggia le piccole navi gasiere –ice class – la Coral Energice e la Coral Energy – ciascuna delle dimensioni di circa un decimo di una grande nave gasiera – per effettuare corse da Voysotsk a Röyttä e altri porti più volte al mese.

Queste spedizioni hanno attirato l’attenzione e gli attivisti di Greenpeace che hanno chiesto a Gasum di smettere di acquistare il carburante. Tuttavia, Gasum osserva che detiene un contratto take-or-pay e, se non prendesse il Gnl, dovrebbe comunque pagare – e il produttore russo potrebbe quindi vendere il gas una seconda volta. Greenpeace ribatte che un divieto del Governo finlandese sul Gnl russo annullerebbe questo ostacolo contrattuale.

Quando sabato Coral Energice è arrivata al largo del porto per una consegna di routine, gli attivisti di Greenpeace in kayak stavano aspettando lungo il molo e altri avevano occupato il terminal di ricezione. Hanno dispiegato striscioni chiedendo al Governo finlandese di dichiarare “il fermo immediato dell’importazione di gas fossile russo”.

I dati dell’AIS mostrano che l’Energice è arrivata nelle prime ore di sabato mattina, ma ha invertito la rotta prima del canale d’ingresso e poi ha indugiato al largo per tutta la giornata. Ha ripreso il suo transito in entrata domenica mattina ed è arrivata all’ormeggio alle 13.00 circa GMT. All’inizio del mese, una protesta simile di Greenpeace ha ritardato brevemente lo scarico della Coral Energy al terminal Nynäshamn di Gasum a sud di Stoccolma, in Svezia.

Abele Carruezzo