(Foto courtesy CPMR)
Il settore dei trasporti in Europa è la spina dorsale del mercato interno dell’UE e si rivolge al mondo. Un settore forte è un prerequisito per costruire un’Europa competitiva, a zero emissioni nette e resiliente. Il Vice presidente esecutivo Commissione UE On.le Fitto incontra il presidente CPMR
Bruxelles. Solo con un’infrastruttura di trasporto solida e all’avanguardia, l’Europa sarà in grado di aumentare la sua mobilità militare, rafforzare la sua competitività industriale e la sua coesione economica, sociale e territoriale, garantire l’approvvigionamento di materie prime critiche e salvaguardare la sovranità della sua catena di approvvigionamento.
In un appello diffuso per la coesione europea, quarantacinque organizzazioni di tutto il settore dei trasporti europei hanno scritto oggi ai Ministri del Consiglio “Affari generali” e ai Ministri del Consiglio “Economia e finanza”, chiedendo un approccio coeso e un bilancio specifico a livello europeo per il settore dei trasporti.
Riferendosi ad essa come a una priorità politica cruciale, i firmatari sottolineano che una rete europea dei trasporti ben funzionante è essenziale per stimolare la crescita economica, la creazione di posti di lavoro e la coesione sociale e regionale.
La lettera pone particolare enfasi sul modo in cui le infrastrutture di trasporto all’avanguardia possono guidare la competitività industriale dell’Europa, facendo eco ai commenti di Ursula von der Leyen sulle capacità di innovazione dell’Europa e sulla necessità di coesione nel suo recente discorso al World Economic Forum di Davos.
I firmatari provengono da diversi settori del settore dei trasporti, tra cui, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, porti, spedizioni, ferrovie, strade, logistica, sicurezza, navigazione, veicoli e lavoratori.
Collettivamente, i firmatari esortano gli Stati membri e la Commissione europea a sostenere uno strumento di finanziamento coordinato a livello centrale che dia priorità agli investimenti insieme alla pianificazione strategica a lungo termine che nessuna nazione può realizzare da sola.
Nell’ottobre 2024 la CRPM ha elaborato una posizione politica sul meccanismo per collegare l’Europa (MCE III), chiedendo in particolare il coinvolgimento delle Autorità regionali nello sviluppo della politica.
E’ nostra convinzione che ciò garantirebbe l’accessibilità, la connettività delle isole e l’inclusione delle regioni periferiche e marittime. Queste regioni spesso possiedono e gestiscono infrastrutture di trasporto importanti e vitali come porti, piattaforme logistiche e aeroporti, e chiede inoltre che il bilancio dell’MCE III preveda tutti gli obiettivi relativi alla rete transeuropea dei trasporti (TEN-T).
Infine, la CPMR sta lavorando a stretto contatto con i nostri membri per trovare soluzioni in grado di risolvere, ad esempio, problemi di trasporto come le strozzature transnazionali per quanto riguarda sia la connettività che gli standard tecnici. Questi problemi vengono affrontati in modo continuativo nelle nostre Commissioni geografiche.
Intanto, stamane, il Vicepresidente esecutivo della Commissione UE, On. le Raffaele Fitto, ha incontrato Filip Reinhag presidente della Conference of Peripheral Maritime Regions, che rappresenta le Regioni insulari, marittime e ultraperiferiche, sottolineando che la Commissione UE condivide a pieno il motto della CPMR: “ I territori contano”.
“Abbiamo discusso – afferma l’On.le Fitto – della revisione di medio termine e del futuro della politica di coesione nell’ambito del dibattito sul prossimo Quadro Finanziario Pluriennale (QFP, Multiannual Financial Framework MFF)”.
La lettera, inviata martedì 4 febbraio, è disponibile qui di seguito.