(Nave Solong; foto courtesy Elicottero SAR della Guardia Costiera inglese)
Vi sono anche problemi con l’ IOPC Funds (International Oil Pollution Compensation Funds) che non si applica al carburante per aerei
Il capitano della nave da carico Solong arrestato fra la portacontainer battente bandiera portoghese, la Solong, e la petroliera svedese Stena Immaculate, noleggiata dal Pentagono tramite lo spedizioniere americano Crowley.
Si tratta del comandante della portacontainer Solong, di nazionalità russa, che risulta aver speronato la petroliera. Ha 59 anni ed è sospettato di “omicidio colposo derivato da negligenza grave” in quanto il cargo risulta aver speronato l’altra nave (quasi ferma all’àncora al largo di Hull).
Arresto scattato dopo la dichiarazione di morte presunta di un marittimo della stessa nave Solong, indicato ieri sera come unico disperso di un incidente da cui sono stati tratti in salvo gli altri 36 membri dei due equipaggi.
Intanto, sembrano rientrare i rischi di affondamento delle due navi; lo precisa Heidi Alexander, Ministra dei Trasporti del Governo di Keir Starmer, confutando la convinzione che la Solong potesse restare a galla.
“Le operazioni di soccorso proseguono”, ha puntualizzato Alexander, confermando che le fiamme non sono ancora del tutto spente, ma che gli ultimi dati allontanano i timori di affondamento, malgrado i pesanti danni subiti da entrambi i natanti”.
Verso la tarda serata di ieri la nave è stata messa in sicurezza; resta solo da capire dove le correnti e le maree porteranno la parte di carico di cherosene della petroliera finita in acqua.
La portacontainer aveva già scaricato prima del disastro un carico di sodio inizialmente imbarcato, come precisato stamane dall’armatore.
Analisti ed assicuratori, nel commentare il sinistro, hanno evidenziato che Fondo di Compensazione globale non è disponibile per coprire l’inquinamento causato dall’esplosione di una petroliera nel Mare del Nord. Il Fondo globale che paga un risarcimento per le fuoriuscite di petrolio non è disponibile per la collisione della Stena Immaculate a causa della natura del carico, hanno confermato i funzionari.
L’International Oil Pollution Compensation Funds (IOPC Funds) paga se i costi violano la limitazione di responsabilità degli armatori, ma solo se il carico è petrolio “persistente”, che non si applica al carburante per aerei.
È stato riferito che la nave portacontainer Solong ha colliso la petroliera MV Stena Immaculate, che in quel momento era all’àncora. A seguito della collisione entrambe le navi hanno preso fuoco.
Mentre il Regno Unito è uno Stato membro del Fondo del 1992 e la Stena Immaculate sembra essere una nave, come definito nelle Convenzioni del 1992 sulla responsabilità civile e sul fondo, secondo i rapporti, trasportava carburante per aerei, che è un petrolio non persistente. Pertanto, le Convenzioni del 1992 non rientrerebbero nell’ambito di applicazione delle richieste di risarcimento in caso di danni da inquinamento derivanti da tale incidente. I fondi IOPC non sono quindi in grado di intervenire in questo caso.
Questo incidente, tuttavia, sarebbe stato coperto dalla Convenzione Hazardous and Noxious Substances (HNS) del 2010 in sospeso, se la Convenzione fosse stata in vigore. A differenza delle Convenzioni del 1992, la Convenzione HNS copre le richieste di risarcimento per lesioni personali, incendi ed esplosioni e gli incidenti che coinvolgono un’ampia gamma di sostanze pericolose e nocive, compreso il carburante per aerei.
Inoltre, è stato riferito che la Solong trasportava 15 contenitori di cianuro di sodio, anch’essi considerati HNS ai sensi della stessa Convenzione del 2010.