BIMCO aggiorna le clausole di rischio di guerra tra la crisi del Mar Rosso e le minacce marittime globali

Una Fregata francese con le operazioni EUNAVFOR ASPIDES

(Una Fregata francese con le operazioni EUNAVFOR ASPIDES supporta le navi commerciali nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden; foto courtesy EUNAVFOR)

Londra. BIMCO, la più grande Associazione Marittima del mondo e uno dei principali fornitori di contratti standardizzati e accordi di noleggio utilizzati nell’industria marittima, ha annunciato aggiornamenti significativi alle sue clausole sui rischi di guerra per il 2025 in risposta alle crescenti sfide geopolitiche e alle continue preoccupazioni per la sicurezza marittima.

Le revisioni arrivano in un momento cruciale in cui l’industria marittima è alle prese con le minacce nel Mar Rosso e il continuo impatto del conflitto in Ucraina.

Le modifiche approvate includono due importanti aggiornamenti: il VOYWAR 2025 per i Voyage Charter Parties e il CONWARTIME 2025 per i Time Charter Parties.

Queste modifiche affrontano le sfide contemporanee della sicurezza marittima, pur mantenendo la struttura fondamentale delle clausole e il riconoscimento del settore.

“Le revisioni delle clausole sui rischi di guerra sono essenziali per riflettere accuratamente le dinamiche dei conflitti odierni, non da ultimo la guerra in Ucraina e i recenti attacchi alle navi nel Mar Rosso”, spiega Nicholas Fell, presidente del Comitato Documentari del BIMCO.

Un punto chiave della revisione è incentrato sui premi assicurativi per i rischi di guerra, in particolare per le navi che entrano nelle aree elencate dal JWC (Joint War Committee) colpite da guerra alle navi, pirateria, terrorismo e pericoli correlati. Gli aggiornamenti chiariscono le responsabilità di pagamento dei premi tra noleggiatori e armatori, particolarmente cruciali visti i recenti attacchi degli Houthi nella regione del Mar Rosso.

Le clausole riviste introducono inoltre un metodo di calcolo migliorato per le spese di trasporto aggiuntive, specificamente progettato per adattarsi a scenari di dirottamento dovuti a passaggi non sicuri, che va oltre le semplici situazioni portuali non sicure.

“Nel rivedere le nostre clausole sui rischi di guerra, ci siamo concentrati sulle sfide e le minacce costanti al modo in cui opera il nostro settore. Tuttavia, allo stesso tempo, abbiamo cercato di introdurre il minor numero possibile di modifiche alle clausole, poiché sono ampiamente utilizzate e riconosciute all’interno del settore”, afferma Stinne Taiger Ivø, Vice Segretario Generale di BIMCO.