Petroliera russa sanzionata si arena nel Canale di Suez

Navi nel Canale di Suez

(Navi nel Canale di Suez; foto courtesy gallery Autorità del Canale di Suez)

Ismailia. Martedì 28 ottobre, al chilometro 47 verso Sud, intorno a mezzogiorno (Local Time), una petroliera russa sanzionata dagli Stati Uniti, dal Regno Unito e dall’UE ha subito problemi al motore e successivamente si è arenata nel Canale di Suez.

Si tratta della tanker Komander, lunga 274 metri con 80mila tonnellate di stazza lorda, battente bandiera russa; stava navigando in coda a un convoglio di 19 navi nella corsia sud del Canale quando ha sofferto un’avaria al motore ed improvvisamente ha perso la propulsione andando alla deriva con conseguente arenamento.

L’Autorità del Canale di Suez (SCA) ha schierato cinque rimorchiatori nell’area per operare nel riportare a galla la nave e trainarla nella corsia in direzione sud.

La SCA – con una sua nota – ha dichiarato che l’operazione per riportare a galla la nave è stata completata in 30 minuti consentendo alla petroliera di riprendere la sua corsa; il normale traffico navale nel Canale è ripreso poco dopo.

La Komander, costruita nel 2004, è una petroliera sospetta della “flotta ombra”, avendo cambiato il suo stato di bandiera almeno cinque volte negli ultimi tre anni. La petroliera russa Komander era partita da Murmansk ed era diretta in Cina,

I Registri di classificazione navale mostrano che il proprietario della nave ha sede a Hong Kong e che è gestita da una società russa.

L’incidente si inserisce in un periodo già critico per il Canale di Suez, dove il traffico navale è diminuito del 51,6% a ottobre 2025 a causa delle tensioni in Medio Oriente e degli attacchi nel Mar Rosso.

Abele Carruezzo