Costa brindisina interdetta: le precisazioni del sindaco Mennitti

Tra polemiche e critiche su competenze e responsabilità, la costa brindisina resta interdetta nelle zone in cui la falesia costituisce un pericolo per i bagnanti e, solo dopo i necessari interventi di contenimento, sarà valutata l’ipotesi di riaprire lidi e stabilimenti balneari.

L’incontro di ieri, presso la Regione, aveva chiarito questo aspetto, rimettendo sul tavolo della discussione la pianificazione futura: Regione, Provincia e Comune di Brindisi si erano infatti impegnate a trovare, insieme ai tecnici, una soluzione definitiva al problema che passasse attraverso il ripascimento dell’arenile nelle zone in cui il mare si trova a ridosso della falesia.

Eppure, con qualche svista, la situazione attuale e la divisione tra spiagge interdette e sicure non era ancora chiara. La maggioranza e il sindaco Domenico Mennitti hanno cercato di chiarirla ulteriormente nel corso di una conferenza stampa. “Non era possibile ignorare i pericoli rilevati dall’Autorità di Bacino – ha precisato il primo cittadino – ed era nostro dovere proteggere i cittadini”.

Per quello che invece riguarda i divieti, Mennitti ha precisato che la stagione balneare “è salva” e che, quando saranno realizzati anche i progetti di mitigazione per le spiagge private, l’80% della costa sarà fruibile regolarmente. L’unica eccezione riguarderà la zona in cui la falesia supera cinque metri di altezza ma, come ha ricordato anche il vice sindaco Mauro D’Attis, non è mai stata frequentata perché priva della fascia di arenile.

Nelle prossime settimane invece, l’amministrazione comunale approverà il documento programmatico del Piano urbanistico generale che prevede la riqualificazione della costa. “Inutili sarebbero anche barriere in mare, come nella zona a sud del capoluogo – ha specificato l’assessore all’Urbanistica Antonio Bruno – perché i flussi marini sono difficilmente prevedibile e, certamente, non possiamo pensare di bloccarli con qualche barriera. Al contrario, dobbiamo rispettarne l’evoluzione naturale e adottare le giuste contromisure”.

 

Francesca Cuomo

Foto: Simone Rella