Programma Ipa Adriatico: collaborazione tra Italia e Croazia

“Siamo soddisfatti dell’attività posta in essere finora, per un paese così piccolo come la Croazia è molto importante essere presenti in Ipa. Abbiamo fatto un grande passo dopo 10 anni, ora abbiamo fatto l’ultimo passo entrando a far parte di una famiglia di 500 milioni di abitanti”.

Il vice ministro e segretario di Stato della Croazia, Carlo Gjurasic, è intervenuto al Forum dal titolo “Il ruolo del programma Ipa Adriatico nelle politiche di cooperazione transfrontaliera dell’Unione Europea”, che si sta svolgendo a Pescara. L’evento ha lo scopo di fare il punto sulle attività fatte e futire del Programma comunitario di Cooperazione transfrontaliero Cbc IPA Adriatico (2007-2013).

“Siamo interessati alla protezione del mare intesa come difesa della costa e dell’ambiente, aspetti importanti pere l’Europa, siamo interessati all’avvicinamento culturale delle due sponde dell’Adriatico, abbiamo interesse ad avere rapporti con l’Italia – ha proseguito il vice ministro – è in atto uno scambio tra il fiume Neretva e il delta del Po che ha portato alla creazione di un museo sperimentale ornitologico.

Con i prossimi progetti dobbiamo rafforzare le attività”. Al programma partecipano otto Stati: Slovenia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Albania, Serbia, Grecia e per l’Italia, oltre all’Abruzzo, regione capofila, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Puglia e Molise. Il programma ha una dotazione complessiva di circa 280 milioni di euro e mira ad armonizzare l’area transfrontaliera adriatica nel nome della cooperazione istituzionale, economica, culturale, turistica, ambientale ed infrastrutturale.

Salvatore Carruezzo