Capitaneria di Porto ordina le operazioni di monitoraggio acque costa di Brindisi sud

Brindisi-Litorale costiero di Brindisi non docens, ma utens.  Sin dal 1990 l’Amministrazione della Provincia di Brindisi ha rilasciato le autorizzazioni allo scarico in mare delle acque reflue industriali depurate e di raffreddamento prodotte presso la Centrale Termoelettrica ENEL- Federico II, e dagli stabilimenti industriali ubicati nell’area del Petrolchimico di Brindisi di titolarità delle società Versalis S.p.A., Syndial, Basell, Enipower, Chemgas e di quelle prodotte presso lo Stabilimento Sanofi-Aventis, nonché presso la Centrale Termoelettrica Edipower di Brindisi Nord, oggi A2A.

Le suddette autorizzazioni sono state rilasciate con la condizione-prescrizione che, per quanto previsto dalla normativa di settore per il monitoraggio e classificazione delle acque in funzione degli obiettivi di qualità ambientale, la ditta titolare dell’autorizzazione si impegnava a sostenere l’onere, relativo al monitoraggio marino da realizzare a cura  della Provincia, finalizzato alla verifica del reale stato dell’ambiente marino interessato dagli scarichi degli stabilimenti industriali, mediante sottoscrizione di apposita convenzione.

Sulla base della Convenzione Quadro tra Provincia e Università degli Studi di Lecce, sottoscritta il 04.05.2006, con Deliberazione della Giunta Provinciale n. 206 del 24/08/2006 è stata elaborata congiuntamente con l’Università del Salento, Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione – Centro Ricerche Energia ed Ambiente e dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali  la proposta di “Monitoraggio sperimentale per la definizione della qualità dell’ambiente marino costiero antistante il Polo Industriale di Brindisi”. Il progetto è finalizzato alla verifica del reale stato dell’ambiente marino interessato dagli scarichi degli stabilimenti industriali ubicati nella Zona Industriale di Brindisi e della Centrale Termoelettrica di Brindisi Sud.

Così, il Capo del Circondario Marittimo e Comandante del porto di Brindisi, vista l’istanza per l’autorizzazione presentata in data 13/06/2019, del Dipartimento Scienze e Tecnologie biologiche ed ambientali dell’Università del Salento; e viste tutte le dovute autorizzazioni del Comando Brigata San Marco di Brindisi, AdSPMAM (Ufficio di Brindisi) e quella di competenza del Comune di Brindisi, rende noto, con un proprio BANDO di PERICOLOSITA’ NR. 10/2019, che nel periodo compreso tra il 26 giugno ed il 31 luglio 2019, personale del Dipartimento scienze e tecnologie biologiche ed ambientali dell’Università del Salento di Lecce, con l’ausilio dei mezzi e di personale della ditta “Bubble’s world diving & services”, eseguirà un monitoraggio marino lungo il tratto di costa antistante il polo industriale di Brindisi nei punti stralcio planimetrico sopra esposto. Con un’altra ordinanza, la nr. 44/2019, si autorizza operazioni rilievi batimetrici nello specchio acqueo antistante il cantiere di bonifica dell’area Micorosa di Brindisi, nel periodo 8 luglio – 26 luglio 2019.

Tali rilievi fanno parte del progetto di messa in sicurezza permanente dell’area e delle aree Syndial esterne allo stabilimento petrolchimico (site nel S.I.N.) di Brindisi. Le operazioni di batimetria saranno effettuate dalla Società Italiana s.r.l. di Taranto, tramite gommone e usando la tecnologia single beam. La tecnologia Single Beam Echo Sounder (SBES), usa un ecoscandaglio a fascio singolo e puntiforme usato per piccole aree da scandagliare.

Nel caso della Micorosa, si tratta di un’area avente una larghezza pari a 380 metri circa (fronte mare) e una profondità di circa 50 metri dalla linea di battigia. Il sonar a fascio singolo (single beam) misura il tempo di andata e ritorno di un segnale acustico tra il suo trasduttore (con funzione trasmettitore/ ricevitore in tempi differenti), e un bersaglio, cioè il fondale marino. Si riesce così a identificare corpi affioranti, relitti condotte sottomarine ed altro; dati che poi verranno processati per le dovute analisi.

 

Abele Carruezzo