Dichiarazione congiunta sulla situazione attuale nello stretto di Hormuz

Londra. Il sequestro della petroliera “Stena Impero” dell’ultimo 19 luglio sta mobilitando tutte le associazioni di categoria dello shipping internazionale. L’International Chamber of Shipping (ICS), l’European Community Shipowners’Association (ECSA) e l’Asian Shipowners’Association (ASA) insieme sollecitano un’azione immediata da parte della comunità internazionale per fermare l’escalation delle tensioni nello Stretto di Hormuz e rispettare pienamente il diritto internazionale.

Per le associazioni dello shipping internazionale tutti i Paesi dovrebbero garantire il passaggio sicuro alle navi mercantili, rispettando la libertà di navigazione sancita dall’articolo 87, paragrafo1, lettera a bis e il diritto al passaggio libero definito dall’articolo 19 della Convenzione delle Nazioni Unite del 1982 sul diritto del mare (UNCLOS). Il Segretario generale dell’ICS, Guy Platten, ha ribadito che “ … la libertà di navigazione è vitale per il commercio globale ed è un principio fondamentale del diritto internazionale. I marittimi e le navi devono essere garantiti ad operare in sicurezza e non è semplicemente accettabile che possano essere strumento per fini geopolitici”.

Per l’ECSA, ha detto Martin Dorsman, lo Stretto di Hormuz rappresenta una rotta importante per le navi mercantili europee e pertanto si chiede alla Ue di collaborare con le Autorità iraniane per il ripristino di una situazione in sicurezza in quel tratto di mare.

Mentre per il rappresentante dell’ASA, Ang Chin Eng, lo Stretto di Hormuz è l’unica via in/out dal Golfo e una delle rotte critiche per i Paesi asiatici che collega anche l’Europa e l’Asia. In rappresentanza dello shipping  globale e regionale, ICS, ECSA e ASA continueranno a lavorare con tutte le Autorità competenti per garantire la sicurezza della navigazione nella regione.

Mosca. Intanto, nello scenario della crisi del Golfo Persico, interviene la Russia, dopo giorni di silenzio rispetto a una militarizzazione dello Stretto di Hormuz. Infatti, nei giorni scorsi, Russia e Iran hanno firmato un protocollo d’intesa per una maggiore cooperazione tra le rispettive difese. La Marina russa e quella iraniana realizzeranno un’esercitazione congiunta nel settore nord dell’Oceano Indiano, proprio in prossimità delle acque delle Stretto di Hormuz. Una partnership tra Russia e Iran di lunga durata che Mosca intende sfruttare, al pari di Teheran, per porre un freno a Washington e Londra.

 

Abele Carruezzo