La Summer School CESARe sull’Economia Circolare: una “Tavola Rotonda” cha parla di futuro

Brindisi-Si è conclusa oggi, presso la sede dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale di Brindisi, la quattro giorni sull’Economia Circolare organizzata dall’Università di Bari Aldo Moro, in collaborazione con il Comune e la Provincia di Brindisi. L’idea nasce dall’interesse sempre più marcato verso nuovi modelli aziendali e dall’attenzione verso nuovi processi industriali sostenibili, protagonisti negli ultimi anni di una vera e propria rivoluzione tra le comunità di tutto il mondo. Anche la Puglia ha voluto dare il suo contributo, confermando la propria presenza e propositività attraverso questo progetto, finanziato da Adisu e Regione Puglia, cofinanziata da quattro aziende pugliesi e denominata CESARe.

La Tavola Rotonda si è aperta stamane alle 10:30 e si è conclusa intorno alle 13:00 alla presenza del gruppo di giovani che ha partecipato con grande interesse all’iniziativa. Eccellenti i relatori, provenienti da tutte le Università d’italia, e d’Europa, che hanno sviluppato durante le quattro giornate un dibattito vivo tra varie tematiche che vanno dall’efficienza nell’uso delle risorse, alla produzione, al consumo e alla gestione dei rifiuti. Ma anche al mercato dei materiali riciclati, all’innovazione, agli investimenti e all’occupazione.

Un confronto tra i diversi stakeholders coinvolti nei processi di sviluppo economico, sociale ed ambientale della Puglia. “ Non c’è Economia senza conoscenza. E se non c’è conoscenza, non c’è Economia”, dichiara il sindaco Riccardo Rossi, che cita alcune Best Practice con le quali l’Amministrazione intende attualizzare l’Economia Circolare per la città. Un esempio concreto lo fornisce l’ASI con un progetto pilota per il Parco del Cillalese, sul tema dello sversamento delle acque in mare.

Il progetto mette in evidenza l’utilizzo, in primo luogo, delle acque meteoriche di dilavamento per gli impianti di raffreddamento industriali, e in un secondo momento quelle delle falde. Altro punto fondamentale è il Centro Studi per la Decarbonizzazione. un -Centro motore- per l’innovazione. Una tematica che dovrà diventare consuetudine, dunque. “L’economia circolare rappresenta un modello importante per la compatibilità e la sostenibilità ambientale; un modello che come Assessorato allo Sviluppo promuoviamo in varie forme”, esprime in un intervento l’Assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Cosimo Borraccino.

E prosegue, “ la Regione Puglia è presente nella transizione ecologica. Una transizione importante nei modelli di sviluppo, e che si prepara ad una modalità comunicativa imponente”. Altrettanto importane è la nota del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, Ugo Patroni Griffi, che interviene ricordando le ZES, attive ufficialmemente dallo scorso 25 Settembre, e il ruolo fondamentale che i cinque porti pugliesi ricoprono nella strategia commerciale del Mediterraneo, e ad oggi, inserite nel programma Eco Ports per la sostenibilità ambientale delle aree portuali. E aggiunge, che l’obiettivo sarà la riconversione industriale delle aree portuali, “ chiudendo il cerchio” riguardo lo smaltimento dei rifiuti industriali e dei carburanti nei porti.

Un monito per tutti, cittadini e operatori del mercato, è stato, infine, l’intervento del Prof. Giovanni Lagioia, direttore del Dipartimento di Economia, Management e Diritto dell’Impresa dell’UNIBA, che dice:  “ Non si tratta solamente di trasformare un rifiuto. Ma di creare nuovi modelli aziendali. Non bisogna spaventarsi di fronte a nuove frontiere di organizzazione dell’industria e alle nuove tecnologie”. Dopotutto, un cambio culturale e ambientale è possibile, partendo dai piccoli gesti quotidiani di ognuno.

Elide Lomartire