Porti italiani, la commissione europea vuole tassarli

Oggi Confcommercio-Conftrasporto ha incontrato il Ministro dei Trasporti Paola De Micheli. Al centro, la richiesta avanzata dalla Commissione europea di applicare il regime della tassazione d’impresa sui ricavi delle Autorità di sistema portuale.

Oltre al vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggè, all’incontro hanno partecipato anche il segretario generale di Conftrasporto Pasquale Russo, i presidenti di Federlogistica Luigi Merlo, di Federagenti Gianenzo Duci, e il segretario generale di Angopi  (Associazione nazionale gruppi ormeggiatori).

Nel corso dell’incontro, gli esponenti di Conftrasporto hanno chiesto al ministro di poter affrontare in la vicenda in sede europea per trovare una soluzione che mitighi la decisione della stessa Ue per le Autorità di sistema, delle quali va tenuta in considerazione la natura pubblica.

Portare la questione della tassazione delle Adsp sul tavolo nazionale di partenariato della risorsa mare è tra i passi da compiere per contrastare la paradossale, incomprensibile penalizzazione degli scali italiani.

Qualunque sarà l’esito del confronto del nostro ministro in Europa su questo tema, per Confcommercio-Conftrasporto è indispensabile evitare che la decisione della Commissione europea si traduca solo in maggiori costi per le imprese che operano all’interno dei porti.

Durante il colloquio inoltre è stata ribadita la necessità che il settore sia oggetto di un’attenzione costante per evitare estemporaneità, come ad esempio alcuni emendamenti presentati, che possono pregiudicare le prospettive di crescita dei porti, e che il Mit sia il regista e il garante della definizione dello spazio marittimo in previsione delle scadenze imminenti dettate dalla Commissione Europea. Inoltre la delegazione ha sottolineato la necessità’ di arrivare a una armonizzazione delle concessioni demaniali portuali anche attraverso un ruolo attivo di Art.

Al termine dell’incontro, il vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggè si è detto fiducioso: “Abbiamo concordato con il ministro che i porti sono una risorsa imprescindibile della nostra economia, e che ogni iniziativa che ne mini la concorrenzialità in modo ingiustificato va contrastata. Il ministro, dal canto suo, ha confermato che sul tema è in corso una riflessione all’interno del ministero per meglio rispondere alla Commissione europea”.