Il corridoio del grano funziona: le navi lasciano l’Ucraina in sicurezza e altre in attesa d’ispezioni

Nave ‘Razoni’ lascia Istanbul dirigendosi a Tripoli. (Foto cortesy Ufficio Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari Ucraina CHA).

Istanbul. Meritevoli gli sforzi per riportare in sicurezza il trasporto marittimo del Mar Nero. In questi giorni, funzionari turchi e delle Nazioni Unite confermano che si aspettano che altre navi lasceranno i porti in Ucraina stamani, venerdì 5 agosto, mentre è stata identificata anche la prima bulker in entrata.

Sulla base del successo nella gestione della nave bulker ‘Razoni’ all’inizio di questa settimana e verificate le condizioni operative del ‘corridoio umanitario’, i funzionari turchi e ONU ora affermano di essere pronti per un secondo passaggio in sicurezza di più navi, mentre si preparano per un flusso costante di navi in ​​entrata in Ucraina dal Mar Nero e viceversa. Informano che un totale di 58.041 tonnellate di mais lascerà l’Ucraina attraverso il corridoio umanitario marittimo nell’ambito della ‘Black Sea Grain Initiative’.

Il Ministro della Difesa nazionale turco, insieme all’omologo ucraino e a quello delle infrastrutture, si è incontrato per valutare l’efficienza del piano dell’iniziativa ‘Black Sea Grain’ e verificare gli ultimi aggiornamenti.

Il Ministro della Difesa turco, Akar, ha dichiarato che continuano a collaborare con le Autorità della Federazione Russa, dell’Ucraina e delle Nazioni Unite per il buon funzionamento del sistema. “Come risultato dell’intenso lavoro e coordinamento al centro, tre navi dovrebbero iniziare a salpare dai porti ucraini domani, sabato, nell’ambito della spedizione di grano”, ha aggiunto il Ministro Akar.

Funzionari ucraini hanno riferito ieri che 17 navi sono state caricate e si stanno preparando a partire dai tre porti sotto il corridoio umanitario mediato dalle Nazioni Unite. Dopo aver riferito che la nave ‘Razoni’ era stata autorizzata dagli ispettori a Istanbul a procedere, il Ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha detto ai giornalisti: “Continueremo fermamente a rispettare questo accordo. È benefico per gli agricoltori ucraini, è benefico per l’economia ucraina ed è benefico per il mondo”.

Nella tarda giornata di oggi, il JCC (Joint Cargo Committee Global Cargo Watchlist che valuta i rischi di navi in entrata nei porti, consentendo di poter meglio valutare la situazione socio politica dei Paesi a rischio elevato), ha identificato le tre navi che ha autorizzato a partire dall’Ucraina dicendo: “Traendo spunto dalle lezioni apprese durante il primo movimento della M/V Razoni, il JCC ha autorizzato questo movimento come seconda ‘prova di verifica del piano’, testando multi -operazioni navali nel corridoio, compresa una nave in entrata. Inoltre, il corridoio è stato rivisto per consentire un passaggio più efficiente delle navi pur mantenendo la sicurezza.

“Le navi autorizzate a partire per la Turchia sono la ‘Polarnet’, una nave bulker di proprietà turca (12.200 dwt) che il presidente Zelenskyy aveva visitato venerdì scorso a Chornomorsk, che partirà con 12.000 tonnellate di mais diretta in Turchia. Da Chornomorsk partirà anche la ‘Rojen’, una bulker da 41.500 tpl, immatricolata a Malta con un carico di 13.041 tpl di mais destinato al Regno Unito, mentre la ‘Navistar’, bulker da 38.243 tpl, immatricolata a Panama, partirà da Odessa con un carico di 33.000 tpl di mais diretto in Irlanda.

Il prossimo test dell’Iniziativa ‘Black Sea Grain’ riguarderà lo spostamento delle navi in ​​acque territoriali dell’Ucraina, per continuare le esportazioni, una volta che le navi ferme nei porti da febbraio saranno finalmente in grado di lasciare i porti. Mercoledì scorso, il Ministro Akar ha confermato le notizie dei media secondo cui una nave vuota dovrebbe trasferirsi in Ucraina dopo essere stata ispezionata a Istanbul.

Serhiy Bratchuk, portavoce del Governo ucraino a Odessa, ha inizialmente identificato la prima bulker in entrata come una nave di proprietà turca, la ‘Osprey S’, registrata in Liberia; detta nave, da 30.500 dwt, si trova ora all’ancora presso Tuzla a sud di Istanbul.

Un portavoce del Centro di Coordinamento congiunto, tuttavia, riferisce che sarebbero saliti a bordo di un’altra nave, la ‘Fulmar S’ (14.415 dwt), registrata alle Barbados, per un’ispezione prima di procedere verso il porto di Chornomorsk.

La nave bulker ‘Razoni’, con un carico di mais, proveniente dall’Ucraina, è partita questa mattina dall’ancoraggio turco. Si sta dirigendo a Tripoli, dove i funzionari ucraini hanno detto che dovrebbe iniziare a scaricare all’inizio della prossima settimana.

Abele Carruezzo