Porto di Liverpool: i portuali scioperano e la congestione portuale europea rallenta la consegna dei prodotti

Liverpool. La Peel Ports Ltd., l’altro ieri, ha emesso avvisi di licenziamento a oltre il 15% della forza lavoro, citando un calo della domanda della forza lavoro. I lavoratori portuali del porto di Liverpool, per questo hanno ripreso lo sciopero rivendicando aumenti dei salari. Secondo il sindacato Unite, lo sciopero dovrebbe continuare per una settimana, visto che lunedì 132 dipendenti dell’hub container nel nord-ovest dell’Inghilterra avevano ricevuto una lettera in cui si rivelava il loro licenziamento; tentativo che Unite ha definito ‘”tentativo cinico” di intimidazione.

L’Amministrazione di Peel Ports ha affermato che i licenziamenti si sono resi necessari a seguito di un crollo dei volumi di container a causa dell’indebolimento della domanda britannica di beni manifatturieri e importati, insieme all’aumento dei tassi di interesse e ai maggiori costi energetici.

La controversia con il sindacato Unite riguarda la richiesta del 15% di un aumento salariale per i suoi iscritti, a fronte del 12,3% offerto da Peel. Un’offerta di valore inferiore che è stata rifiutata dal gruppo di lavoro la scorsa settimana; Unite ha anche rifiutato di incontrare il Servizio di Consulenza, Conciliazione e Arbitrato, il mediatore sostenuto dallo Stato britannico, a seguito del rifiuto della propria proposta.

Uno sciopero che sta creando forti preoccupazioni nel garantire la consegna delle merci, (ritardo di circa 45 giorni), per cui il porto più importante del Regno Unito, Liverpool, sta soffrendo e un porto cui gli Stati Uniti sono il primo partner commerciale. La deviazione commerciale sta creando anche una forte congestione nella portualità europea.
Secondo gli analisti, già lo scorso 4 ottobre, la capacità totale di teu (container) in attesa fuori dai limiti dei porti era tre volte superiore al solito,raggiungendo otre 99.000 teu. Mentre la situazione a Felixstowe peggiora, a seguito degli ultimi scioperi, come nei porti di Liverpool, altri porti del UK, come Southampton hanno già iniziato a fronteggiare le rotture del carico/scarico container.

Abele Carruezzo