La Germania alle prese con gli investimenti portuali cinesi nonostante l’opposizione interna al Governo

(Foto courtesy di una nave container Cosco A nel Tollerot terminal in Hamburg)

Amburgo. Secondo un nuovo rapporto da agenzie di stampa tedesche, il cancelliere tedesco Olaf Scholz sembra sostenere l’offerta di China Cosco di acquistare una quota del 35% nel terminal container Tollerot di Amburgo, nonostante l’opposizione di sei Ministeri federali del suo stesso Governo.

L’accordo Tollerot è in corso dall’anno scorso, ma lo scetticismo è cresciuto. Il mese scorso, il Ministro dell’Economia e dell’Ambiente, Robert Habeck, ha annunciato che il Governo tedesco prevede di rivedere più da vicino gli investimenti cinesi in infrastrutture critiche e la dipendenza tedesca dai materiali cinesi.

Ha espresso opposizione alla vendita di una partecipazione in Tollerot a Cosco e accordi d’investimento simili per motivi di sicurezza.
“Sono favorevole al fatto che non lo permettiamo”, aveva affermato in una sua nota a settembre.

Questa settimana, le Agenzie di stampa ed emittenti pubbliche tedesche NDR e WDR hanno riferito che tutti e sei i Ministeri federali coinvolti nella revisione dell’accordo Tollerot sono contrari.
Anche i leader degli altri partiti politici nella coalizione di Governo di Scholz, il FDP e il Partito dei Verdi, come anche la Democrazia Cristiana (CDU), il partito di opposizione di centrodestra, sono contrari, mentre la Commissione Ue si ritiene preoccupata.
“Questa svendita delle infrastrutture tedesche sarebbe un errore. Soprattutto perché gli Europei non possono investire nei porti in Cina”, ha affermato Jens Spahn, membro del Comitato esecutivo della CDU.

Le preoccupazioni per la sicurezza ruotano attorno al potere decisionale che Cosco avrebbe sulle operazioni portuali. È già il più grande cliente del terminal, come proprietario parziale, avrebbe un posto in un Consiglio di tre membri e potrebbe essere in grado di sfruttare la sua influenza come cliente principale per influenzare il processo decisionale.

Tuttavia, Scholz – che un tempo era Sindaco di Amburgo e ha sostenuto a lungo i legami commerciali della città con la Cina – potrebbe avere una visione più positiva. Si dice che la sua Cancelleria sostenga l’accordo Tollerot; per permettere alla vendita di andare avanti, tutto ciò che dovrebbe fare, è far scadere il tempo.
Il Gabinetto federale ha tempo fino alla fine di ottobre per agire e, in caso contrario, la vendita andrà avanti. La scadenza cade poco prima che Scholz si rechi in visita in Cina, secondo WDR. Da parte sua, il porto di Amburgo ritiene che l’accordo con Cosco sia essenziale per lo sviluppo.
“Un rifiuto dei cinesi sarebbe un disastro non solo per il porto ma per la Germania”, ha detto il mese scorso il responsabile del marketing dell’Hafen Hamburg, Axel Mattern.

China COSCO, una sussidiaria della Commissione statale cinese per la supervisione e l’amministrazione dei beni (SASAC), ha già partecipazioni a Rotterdam, Anversa, Pireo e Duisburg. Senza il proposto investimento cinese ad Amburgo, il porto non sarà in grado di competere, ha avvertito il portavoce dell’HHLA, Hans-Jörg Heims.

Si è convinti, in ambienti governativi, che i concorrenti Rotterdam e Anversa sarebbero molto contenti se quest’accordo non potesse andare in porto.

Abele Carruezzo