X edizione del Trofeo di Regata “Centro Velico Giovinazzo”: anche Buena Vista tra le 23 barche iscritte

In previsione ci saranno 10-11 nodi di vento per le ventitré barche iscritte al X trofeo di Regata “Centro Velico Giovinazzo”, che si terrà oggi 28 agosto, alle ore 11.00.

Al briefing, che si è tenuto ieri presso il Ristorante “Le Sirenuse”, nella suggestiva cornice di Calaporto a Giovinazzo, sono intervenuti il Sindaco di Giovinazzo, Antonello Natalicchio, il quale ha rimarcato l’importanza di recuperare il rapporto identitario della città con il Mare;

e l’Assessore alla Solidarietà Sociale, Cosmo Damiano Stufano, che ha sottolineato quanto lo Sport vada “a braccetto” con la Solidarietà, annunciando poi il nome dell’associazione beneficiaria delle quote d’iscrizione di quest’anno: l’ANFASS, che opera nel campo delle disabilità mentali e/o relazionali.

Al Presidente del Centro Velico organizzatore, Vito Crismale, e al Presidente VIII Zona FIV, Raffaele Ricci, è stato affidato il compito di illustrare il percorso e presentare i tratti salienti della competizione. La regata, a boe fisse a triangolo, è corsa in tempo reale e compensato.

I premi sono previsti per le categorie: Classe ORC overall (Crociera/regata – Crociera – Minialtura); Diporto (Lft > mt. 7); Monotipi (con almeno 5 imbarcazioni iscritte per la stessa classe). Considerato il numero degli iscritti per categoria, il Comitato di Regata ha disposto n.2 trofei challenger, per la classe Diporto e Regata d’Altura, oltre i premi già banditi. La manifestazione vede tra i partners dell’iniziativa il Rotary Club Bitonto Terre dell’Olio, il Rotary Club Bari Mediterraneo, la fellowship IYFR (International Yatching Fellowship of Rotarians) e la Ass.

Vedetta sul Mediterraneo, dalla di cui terrazza sarà proclamato il vincitore. Il Trofeo Centro Velico Giovinazzo si colloca ormai tra quelle regate d’allenamento e preparazione alla più nota Pizzomunno Cup, regata del Gargano, organizzata dalla LNI di Manfredonia, ne è prova la comparsa tra le iscritte della “Buena Vista”. Un Felci 61, a cui gli stessi ormeggi di Giovinazzo non sono in grado d’offrire ospitalità ma che viene salutato con tutti gli onori di cui si è capaci.