UN ITALIANO SUL LAGO ATTERSEE

Lasciamo l’autostrada e saliamo sulla collina. E’ stato un lungo viaggio da Viareggio, in tre nell’auto con ITA 62,  Fetch the Dragon, che tutto impacchettato ci ha seguito dolcemente sul suo rimorchio per tutti gli 800 Km di strada. E’ metà pomeriggio.

Eravamo partiti di mattina presto, ma la rottura di un pneumatico del rimorchio ci ha ritardato. Abbiamo trovato il ricambio in un paese tedesco lungo l’autostrada.   La vista sul lago è magnifica, con la sua superficie verde smeraldo attorniata dai verdi pascoli sulle colline che scendono dolcemente verso la costa est. Ma perché siamo arrivati fin qui da Viareggio?

Il lago Attersee ospiterà l’anno prossimo in giugno il Campionato Europeo dei dragoni e noi vogliamo allenarci e abituarci alle condizioni del lago prima di decidere se partecipare agli Europei. Con appena un anno e mezzo di esperienza sul dragone, e dei risultati  variabili e non entusiasmanti, pensiamo di dover veleggiare e regatare il più possibile per cumulare tutta l’esperienza della quale abbiamo bisogno.

Siamo felici ed euforici. L’Attersee Union Yacht Club (UYCAS) sarà la sede del nostro dragone per due mesi e mezzo. Allo Yacht Club ci sentiamo crescere l’adrenalina: ci sono già parecchi dei 24 dragoni attesi, alcuni già alberati e pronti. Ci diamo da fare per parcheggiare il rimorchio, armare, varare e ormeggiare.

Christoph Shindler, Presidente dell’Austrian Dragon Association, Christian Scheinecker and Dietmar Gfreiner sono stati pronti ad aiutarci. La sede del Club e il ristorante ci accolgono con un’ottima cena, accompagnata da buon vino bianco e  birra locale.
Il 18 giugno, alla partenza della regata Litzlwurm Pokal il cielo è basso sul lago, il, vento viene da Sud e si aspetta pioggia. Alle 11 briefing, che si conclude col caldo benvenuto di   Christoph all’equipaggio venuto da più lontano, e cioè noi, e il dono di tre confezioni di  Mozartkugeln, i tipici dolci di cioccolato e marzapane.

Il primo giorno di regate ci piazziamo nella parte bassa della classifica, con un 20° e un 19° posto su 24 partenti. Ma nel secondo giorno ci siamo rimboccati le maniche, e con un vento più forte prima da Sud e poi da Ovest, ci siamo guadagnati per due volte un 11° posto, concludendo in 16ma posizione. In entrambe le giornate il vento è stato molto variabile. Quando il  vento viene da Sud è difficile capire quale parte del lago sia favorevole, ed è pertanto è meglio stare nel mezzo.

Nel secondo giorno, l’ultima prova è stata interrotta poco dopo la partenza a causa di un colpo di vento di oltre 30 nodi da Ovest che ha ricoperto la superficie del lago di schiuma bianca. Questione di aspettare mezz’ora e il Comitato di regata ha potuto dare nuovamente la partenza con vento sostenuto ma stabile, che però ha causato la rottura di alcuni spi.

Ritornati al Club, aliamo la barca e la ricopriamo con il suo telo nonostante il diluvio. Dopo birra, vino e cibo e premiazione con consegna di una bottiglia di grappa locale come arrivederci al Campionato Europeo 2012 si parte e si rientra a Viareggio quella stessa notte, dopo 8-9 ore di viaggio.

Siamo di ritorno ad Attersee e all’Hotel Alpernblick, nostra precedente base, il 28 luglio, questa volta in compagnia di mia moglie Franziska e di Otto, il nostro cane, un Irish terrier. Vogliamo partecipare alla Entenpokal, dove sono attese 28 barche di 4 nazioni. Appena arrivati mettiamo in acqua allo UYCAS e ci alleniamo tutto il venerdì in previsione della regata splendidamente organizzata dal Segel Club Kammersee (SCK), dove arriviamo sabato.

Nella prima giornata di regate le condizioni non sono facili, almeno per noi. Nelle prime due prove, corse sotto pesanti nubi nere, con forte vento da Sud Ovest che spazzava il campo posto nella parte Nord del lago, rimediamo un due magri 24° e 20° posti.  Nel secondo giorno ci accorgiamo di aver rotto il rinvio della sartia volante di dritta e che la barca ha bisogno delle cure di un esperto. Lo Yachtservice Gebetsroither è stato pronto ad eseguire la riparazione in tempo per la regata successiva alla fine di agosto.

L’equipaggio ritorna  in Italia con il treno, mentre Franziska ed io ci fermiamo una notte in più e lasciamo l’hotel il lunedì per stare qualche giorno con amici ad Unterach, un piccolo ed affascinante villaggio sulla costa sud ovest del lago, e andare al Teatro dell’Opera di Salisburgo, sapendo che il nostro Dragone è in buone mani.
Siamo di ritorno per l’ultima volta il 23 agosto, per allenarci sotto gli occhi esperti di Chris Winter, esperto istruttore e appassionato velista, e partecipare dal 25 al 30 agosto al Campionato Austriaco Open.

Con un nuovo gioco di vele e alcune modifiche al sartiame, regatiamo sotto un cielo soleggiato con una brezza costante da Nord. Tre prove delle previste sei nella prima giornata. Siamo soddisfatti dei nostri 26°, 20° e 11° perché la barca ha una buona velocità e capacità di stringere. La parte destra del campo di regata è favorevole e, tenendo questo bene in mente, otteniamo un 12° ed un 11° posto il giorno successivo.

Per l’ultima prova di sabato le condizioni sono cambiate: vento da ovest, variabile in direzione e velocità. Però, dopo una buona partenza e un ottimo primo giro, riusciamo a conquistare solamente un 20° posto a causa di un salto di vento, terminando con un onorevole 15° posto in classifica generale su 43 partenti.

In porto prepariamo la barca al viaggio di ritorno in Italia. Dopo un bell’acquazzone siamo pronti per la cena di gala. L’atmosfera è gioiosa con abbondanza di vino e birra. Di ritorno in albergo ci rendiamo conto che la temperatura è piombata a 15° dai 30° del giorno prima. Il giorno successivo tappa all’aeroporto di Salisburgo per l’aereo di Chris e poi dritti a Viareggio – con la barca al traino, ovviamente!

Come conclusione, ringrazio sentitamente tutti gli amici velisti austriaci per la loro calorosa accoglienza, invitandoli ad unirsi a noi nelle regate italiane.

Ma vorrei anche invogliare gli amici italiani a considerare la loro partecipazione agli Europei del 2012 sul lago di Attersee a partire dal 9 giugno. Il posto è molto bello, l’ospitalità delle migliori, e la cucina ottima. Portatevi la famiglia e godetevi la regione del Salzkammergut!!

Gianni Murzi