Volvo Ocean Race: la battaglia dei navigatori

Come previsto le ultime 24 ore sono state dense di attività e cambi al vertice per la flotta della Volvo Ocean Race: all’alba del quarto giorno di regata gli ispano/neozelandesi hanno preso la leadership, i francesi di Groupama sono risaliti in seconda posizione e gli americani di PUMA sono scesi in terza. Ma gli occhi sono tutti puntati sugli spagnoli di Team Telefonica, i più a nord della flotta, e soprattutto, sulle prossime ore a venire e su quel che succederà prima dell’ingresso nello stretto di Malacca, previsto per domani.

E’ stata una nottata piena di azione, la scorsa. A causa di una consistente rotazione del vento da nord al nord est, tutte e sei le barche sono state costrette a una virata collettiva, e la graduatoria provvisoria ne è stata scombussolata. A prendere la testa della flotta è stato CAMPER with Emirates Team New Zealand e a salire in seconda posizione i francesi di Groupama 4 che hanno passato quelli che fino a ieri erano i leader, gli americani di PUMA Mar Mostro.

Per ironia della sorte, proprio nel giorno in cui si festeggia l’Australia Day il destino dei battistrada era proprio nelle mani di navigatori australiani, che hanno celebrato la festività elaborando diverse strategie di approccio allo Stretto di Malacca, il prossimo ostacolo da affrontare per i sei Volvo Open 70 impegnati nella terza tappa del giro del mondo.  Will Oxley di Townsville nel Queensland, il navigatore di CAMPER with Emirates Team New Zealand è stato l’autore della mossa che ha portato il suo team in prima posizione, mentre più a nord un altro australiano, l’esperto Andrew Cape, alla sua quarta partecipazione alla Volvo Ocean Race, ha contribuito a posizionare Team Telefónica in un’area dove malgrado una grande separazione laterale di oltre 35 miglia, la barca azzurra sta camminando molto veloce e da dove potrebbe prendere la prima piazza.

Leader fino a ieri, gli americani di PUMA Ocean Racing powered by BERG possono anche loro contare sull’abilità di un navigatore di Sydney, Tom Addis che tuttavia ha optato per una strategia più conservativa, tenendosi al centro del gruppo, in una posizione da dove potrebbe sferrare un attacco agli avversari, una volta raggiunta l’”entrata” nello stretto di Malacca, nelle prossime 24 ore.

Mancano infatti meno di 300 miglia allo stretto passaggio che separa Sumatra e la Malesia e i giochi sono ancora aperti per vedere chi fra CAMPER, Groupama, PUMA o Telefónica avrà la meglio. “Telefónica è molto più al vento di noi, ma ci ha messo parecchi giorni per arrivare dove è ora” sono state le parole di un altro australiano, lo skipper di CAMPER Chris Nicholson. “Per loro il problema sarà riuscire a convertire il sopravento in miglia, mentre noi stiamo cercano di avvicinarci alla costa indonesiana il più velocemente possibile e prendere un salto di vento a destra. Per Telefónica non sarà facile riuscirci se la nostra tattica si rivelerà giusta.”

Lo skipper di PUMA Ken Read ritiene che gli spagnoli potrebbero farcela, ma con le prime quattro barche separate di meno di dieci miglia la lotta sarà intensissima e potrebbe favorire i tre team rimasti sulla rotta più diretta. “Come sempre Telefónica ha navigato veloce sulla sua “strada” alta e potrebbe uscire per prima in questa lunga corsa in linea verso lo stretto. CAMPER, Groupama e noi siamo sempre rimasti in vista dalla partenza della tappa e sembra che continuerà così anche per il futuro prossimo. La navigazione è un po’ più stressante ma sicuramente ci dà un buon metro di giudizio, il che è molto positivo.”

Anche Franck Cammas, da bordo di Groupama 4 conferma: “Siamo felici di avere una barca vicina e siamo contenti che sia PUMA, è veloce e uno dei team più forti. A momenti erano più veloci di noi di bolina, ma stamattina camminavamo di più, quindi tutto ok.”

Nelle ultime 24 ore Abu Dhabi Ocean Racing ha perso altre 7 miglia ed è sempre in quinta posizione, a 27,4 dai leader di CAMPER. Lo skipper Ian Walker ha detto che la strategia del team è quella di cercare di approfittare dei temporali e delle formazioni nuvolose per cercare di riavvicinarsi il più possibile agli avversari prima del waypoint di Palau We. “E’ difficile ma dobbiamo ritornare in contatto con i leader, la vita a bordo va bene, malgrado il caldo, dobbiamo solo continuare a tentare il recupero.”

Consci dello svantaggio di disporre di una barca della generazione precedente, i velisti di Team Sanya  cercano di puntare più sulla tattica: “Sappiamo di poter portare bene la barca e di essere dotati strategicamente, quindi non dobbiamo far altro che navigare al meglio” ha detto il navigatore Aksel Magdahl. “Io e gli altri sapevamo che la velocità avrebbe potuto rappresentare un problema, ma stiamo lavorando sul lungo termine.”

Gonzalo Infante, il responsabile meteo della Volvo Ocean Race, spiega che la flotta è ormai a meno di 300 miglia dall’isola di Pulau We, punto di passaggio obbligato prima di affrontare lo stretto di Malacca e che i sei team potrebbero raggiungere nelle prossime 24 ore. “E’ difficile dire chi potrà arrivarci per primo, però sembra che i due meglio piazzati siano Telefónica e CAMPER. Il vento girerà da 30 a 50 gradi a est a causa di una bassa pressione situata sottovento a Sumatra, per cui potrebbero essere avvantaggiate le barche più a sud. D’altra parte Telefónica potrà sfruttare un’andatura più larga e una maggiore velocità.” E’ probabile che superata Pulau We ci sia un nuovo rimescolamento delle carte, visto che nello stretto ci si attendono condizioni imprevedibili, un intenso traffico e ostacoli che renderanno la navigazione complicata e che faranno passare la velocità in secondo piano.

A oggi la flotta ha coperto le prime 1.000 miglia delle oltre 3.000 della seconda tranche della terza tappa, da Malé a Sanya e al rilevamento odierno delle ore 13 GMT, CAMPER with Emirates Team New Zealand è in prima posizione, con un margine di 6,4 miglia su Groupama 4 e di 8,8 su PUMA Ocean Racing powered by BERG. Gli spagnoli di Team Telefónica si trovano al quarto posto provvisorio con 9,7 miglia di gap mentre chiudono la flotta Abu Dhabi Ocean Racing, quinto a 27,4 e sesto Team Sanya a 39,6 miglia. La migliore velocità della flotta è anche oggi quella fatta registrare da Telefónica con 13,3 nodi, ossia circa due nodi in più rispetto al leader.

Classifica provvisoria 26 gennaio 2012 alle ore 13 GMT (14 ora italiana):

1. CAMPER with Emirates Team New Zealand 1.941,6 miglia da Sanya
2. Groupama sailing team, +6,4
3. PUMA Ocean Racing powered by BERG, +8,8
4. Team Telefonica, +9,7
5. Abu Dhabi Ocean Racing, +27,4
6. Team Sanya, +39,6

Foto: Yann Riou