Trofeo dell’Adriatico: il 2 giugno a Brindisi la prima tappa

Parte da Brindisi l’ottava edizione del Trofeo dell’Adriatico, competizione itinerante per imbarcazioni a 10 remi.  La tappa di apertura quest’anno avrà luogo il 2 giugno 2013, a partire dalle 10 del mattino, sullo specchio d’acqua antistante il lungomare Viale Regina Margherita.

Partecipano sei equipaggi: Remuri Brindisi, organizzatori della manifestazione locale, C.U.S. Bari, Vogatori “Massimo Cervone” Giovinazzo, Palio di Taranto, La Ciurma Vasto e Vogatori Molfetta. La dedica da parte degli organizzatori brindisini va alla memoria del compianto compagno di squadra Benito Sinisi, venuto a mancare 2 anni fà.

La gara sulla distanza del miglio marino si svolgerà sulle imbarcazioni San Teodoro e San Lorenzo, fornite dalla società di Brindisi, lance a remi in legno a 10 rematori con timoniere che adottano la tecnica di voga di punta di carrello fisso, spalle a prua.

Rivivono in una manifestazione sportiva tutta la cultura e la tradizione marinare del nostro paese: la tecnica di voga adottata è quella da sempre in uso sulle scialuppe di salvataggio delle navi scuola della Marina Militare Italiana Palinuro e Amerigo Vespucci, con le quali i cadetti raggiungono i porti dalla rada, quando non è possibile l’attracco.

Muscoli e tendini si contraggono e si distendono ritmicamente, le pale, quando la squadra lavora all’unisono, entrano ed escono insieme in acqua, e lo sciabordio che accompagna il passo della barca diventa un suono unico e armonico, lo scafo scorre veloce sul mare e il paesaggio sfila via dalla coda dell’occhio. Questo è il vissuto di chi pratica questa antica e suggestiva disciplina sportiva. Anche per il pubblico è assicurato lo spettacolo e l’emozione di vedere, col Monumento al Marinaio a fare da sfondo, le lance solcare le acque del porto, spinte soltanto dalla forza di braccia, gambe e schiene dei contendenti.

Il programma prevede alle ore dieci la registrazione degli equipaggi e il sorteggio di rito con il quale si determinano gli sfidanti delle diverse manches.

Il percorso di gara lungo poco più di 300 metri è delineato da tre boe, una centrale posizionata all’altezza dell’ingresso dell’Hotel Internazionale, una davanti al Bar Betty e l’altra in corrispondenza dell’attracco della motobarca delimitano il campo. La partenza e l’arrivo sono fissati sulla boa centrale e lo svolgimento della gara prevede sei giri di campo. Tre le manches mattutine fino alle 13. Si riprende nel pomeriggio dalle 16.30 con le finali tra le 4 squadre che avranno registrato i migliori tempi. Il punteggio finale assegnato agli equipaggi determinerà la classifica provvisoria del Trofeo dell’Adriatico. Seguiranno le tappe di Taranto, Bari, Molfetta e Giovinazzo.

Il Trofeo verrà assegnato nella tappa finale del 4 agosto a Giovinazzo alla squadra che avrà raggiunto il punteggio più alto accumulato nelle  diverse gare.

Mancano all’appello nella tappa di Brindisi 2 equipaggi di Gaeta, Rosa dei venti Cajeta e Vogamare, che probabilmente saranno presenti ai prossimi appuntamenti. Le difficoltà economiche hanno pesato quest’anno e gli sforzi degli equipaggi per preparare le gare e  parteciparvi non sono pochi. Lo sanno bene i membri dell’associazione Remuri che, con in testa il presidente e timoniere Franco Romanelli, oltre ad affrontare i duri allenamenti, si sono profusi per organizzare al meglio la manifestazione, grazie anche al contributo del Comune di Brindisi, alla collaborazione con lo Snim, e al sostegno della Marina di Brindisi che ospita le 2 imbarcazioni.

La manifestazione vedrà anche esibirsi gli equipaggi femminili di Brindisi e Giovinazzo con l’auspicio di far appassionare quante più persone possibile, anche tra le donne, a uno sport semplice e sano, in cui, più che la forza, contano la tecnica, il cuore e l’affiatamento in barca.

L’associazione Remuri, tre volte vincitrice del Trofeo, da anni è impegnata sul fronte della riscoperta e della promozione di valori culturali, non solo sportivi, attraverso l’organizzazione di diverse regate remiere e in particolare del Palio dell’Arca, la tipica gara degli “skifarieddi”, piccole imbarcazioni da pesca spinte con la tecnica di voga alla veneta. Ma anche con il recupero dell’antica arte dei maestri d’ascia di costruire, riparare e riadattare vecchie barche in legno.  Le stesse lance con cui si gareggerà ne sono un esempio.

La manifestazione anche in termini  di prestigio e di rilevanza turistica avrà un impatto notevole, considerato che si svolge in concomitanza con il Salone della Nautica e il Negramaro Wine Festival e che, tra equipaggi e accompagnatori, si prevede l’arrivo di 140 persone ai quali Brindisi non farà mancare la propria ospitalità.