Volvo Ocean Race: nella Baia del Bengala, scelte strategiche in vista

SRI LANKA – La flotta delle sei barche impegnate nella terza tappa della Volvo Ocean Race sta raggiungendo il traverso di Sri Lanka e, finalmente dopo tanto vento leggero naviga con un buon vento, che le permette di tenere velocità a due cifre. I franco/cinesi di Dongfeng continuano nella loro marcia in testa al gruppo e, nonostante una certa compressione nella giornata di ieri, oggi sono tornati a mettere qualche decina di miglia fra sé e gli inseguitori più diretti, ossia Team Brunel e Abu Dhabi Ocean Racing, mentre il terzetto di coda ha perso contatto.

Nelle ultime ore Dongfeng Race Team è passato dall’essere la barca più al largo da quella più vicina alla costa, mantenendo una rotta costante e più agevole rispetto agli avversari e posizionandosi quindi in perfetto controllo in attesa del nuovo vento che incontrerà una volta superata l’isola di Sri Lanka e il ridosso. Finora l’equipaggio guidato dallo skipper Charles Caudrelier e con il navigatore Pascal Bidegorry sembra essere in perfetto comando della situazione e gode sempre di una buona velocità anche se ieri, in un collegamento con l’organizzazione di terra ad Alicante proprio Caudrelier dichiarava: “La cosa che mi ossessiona al momento è quanto dobbiamo passare lontani dall’India, è una decisione praticamente impossibile da prendere.

Sri Lanka è alta più di 2.000 metri e crea un ridosso di oltre 200 chilometri… Possiamo andare a sud, ma faremmo più strada e poi non c’è molto vento. Deve essere il problema che stanno affrontando tutti i navigatori, ma presto dovremo fare le nostre scelte. E potrebbe essere la scelta vincente della tappa. Forse ci vuole più fortuna che abilità, una cosa che non mi piace affatto.”

La buona notizia per tutte e sei le barche, tuttavia, è che il vento leggero e inconstante degli ultimi giorni ha lasciato spazio a una brezza più sostenuta, per grande felicità dei velisti che hanno finalmente rivisto qualche onda spazzare la coperta dopo oltre una settimana di mare piatto e grande bonaccia. Come testimoniato da Matt Knighton, l’Onboard reporter di Abu Dhabi Ocean Racing, che ha raccontato: “Bel mare e si va veloci adesso. Siamo al lasco nei dintorni della punta meridionale dell’India e facciamo 19 nodi. E’ bello aver ricominciato a muoversi!” Sia Abu Dhabi Ocean Racing che Team Brunel si sono tenuti su una rotta più meridionale mentre Dongfeng gode di un vento che proviene più da sinistra prodotto dal canale fra l’India e Sri Lanka.

Alle spalle del trio di testa, che è composto dai tre leader della classifica generale provvisoria dopo due tappe, si sta combattendo un’altrettanto interessante battaglia fra gli spagnoli di MAPFRE e Team Alvimedica che corrono praticamente appaiati e a velocità molto prossime, in condizioni finalmente similari. In sesta posizione le veliste di Team SCA, a quasi 84 miglia dal leader ma a poco più di venti dai due scafi che le precedono.

“Siamo entrati nel vento, ci si bagna di nuovo. Il vento ha cominciato a salire poco a poco durante la notte e abbiamo dovuto cambiare la vela di prua, ora abbiamo il fiocco e l’aria è passata da 12 a 18 nodi. Anche le onde sono aumentate e l’acqua arriva in coperta. Abbiamo abbandonato gli short e le magliette per rimetterci le cerate. E’ una bella opportunità per cercare di riprendere le barche davanti e siamo tutti di buon umore.”

Racconta oggi Francisco Vignale da bordo della barca spagnola. Più o meno quanto dice il suo collega statunitense da bordo di Alvimedica: “Finalmente abbiamo del vento, è la prima volta in questa tappa, vento vero, 18, 19, 20 nodi… il sole splende, l’acqua è calda e la navigazione fantastica. Ma con condizioni nuove arrivano anche sfide nuove, specialmente perché è passato un po’ di tempo da quando abbiamo avuto condizioni simili e l’assetto deve cambiare, la posizione delle derive, la posizione del materiale all’interno, quando si deve dare una mano di terzaroli e quando è il momento di cambiare vele. In una classe monotipo sono questi i dettagli che fanno la differenza. Peccato, sembra che una volta girato l’angolo di Sri Lanka e entrati nella Baia del Bengala, il vento calerà di nuovo…”.

In effetti dopo il canale fra l’isola e la terraferma, che crea un vento locale, la situazione sarà più complessa per la flotta. Secondo Gonzalo Infante, meteorologo della regata, le barche entreranno nella Baia del Bengala questa sera, uscendo dalla zona di ridosso. Infante ritiene che Dongfeng abbia fatto una scelta oculata nel posizionarsi a nord degli avversari, malgrado una corrente da ovest che può rivelarsi anche abbastanza intensa.

Una volta lasciatisi alle spalle Sri Lanka, i sei team dovranno navigare nella baia per raggiungere l’ingresso dello stretto di Malacca, un tratto in cui si potrebbero incontrare venti di bolina ma dove, al contempo, si potrebbero tentare interessanti opzioni strategiche giocando con una bassa di origine tropicale proveniente da Sumatra. Come ha scritto, Ian Walker, skipper di Abu Dhabi Ocean Racing: “Nella Baia del Bengala avremo da fare per riprendere Dongfeng. In realtà siamo solo due ore dietro e ci restano due settimana di regata, quindi non è una cosa impossibile.

C’è anche la possibilità di restare impantanati nello stretto di Malacca senza vento, e la gara potrebbe ricominciare, ma in pratica loro sono davanti, in qualsiasi momento noi potremmo rimanere indietro e… game over!” I team potrebbero affrontare questa situazione con approcci diversi perché per ora il sistema meteo non è ben definito e c’è un fattore di imprevedibilità alto.

L’avanzamento dei sei team può essere seguito con lo strumento del tracker, la cartografica elettronica, aggiornata ogni tre ore al link: http://www.volvooceanrace.com/en/virtualeye.html o tramite le app per smartphone e tablet.