Notaro Team si aggiudica il primo atto del Campionato Nazionale italiano Open della Classe J/70

MONTECARLO – Va in archivio il primo atto del circuito J/70 ALCATEL ONETOUCH ITALIAN TROPHY, Campionato Nazionale Italiano Open della Classe J/70 che nel fine settimana ha debuttato nelle acque di Montecarlo con la partecipazione di 28 equipaggi in rappresentanza di 3 nazioni e un parterre di campioni del calibro di Francesco De Angelis che hanno coadiuvato nel ruolo di tattici gli armatori timonieri.

Dopo aver regalato una splendida giornata d’esordio durante la quale è stato possibile portare a termine quattro prove, ieri il campo di regata monegasco ha costretto i team a una lunga attesa a terra al termine della quale è stata disputata l’ultima prova caratterizzata da vento debole e onda lunga.

La vittoria overall è andata al team svedese di Ingemar Sunstedt su Rocad Racing che correrà con gli italiani tutto il circuito J/70 ALCATEL ONETOUCH ITALIAN TROPHY. A soli due punti dallo svedese, Notaro Team di Luca Domenici con Carlo Fracassoli alla tattica che nella due giorni di regate ha collezionato ottimi parziali (1-3-2-3) ingaggiando un serrato duello con gli svedesi sino all’ultima prova, dove tra i due litiganti si è inserito Uji Uji di Alessio Marinelli che l’ha spuntata sui due contendenti aggiudicandosi la regata d’epilogo.

Seguono in classifica nell’ordine L’elagain di Franco Solerio con Daniele Cassinari alla tattica (7-2-4-4) e Intoxica di Pierluigi Orsoni (5-8-2-7). Al quinto posto, su Carpe Diem, Jacopo Carrain (2-7-8-9), presidente della Classe monegasca J/70 che ha sposato l’idea degli italiani di far lavorare insieme le due flotte, anche in vista del Campionato Europeo che si terrà proprio a Montecarlo dal 12 al 17 ottobre.

Il J/70 ALCATEL ONETOUCH ITALIAN TROPHY prosegue a Sanremo, il 25 e 26 aprile, con la seconda manche della Spring Cup e il 16 e 17 maggio con la seconda tappa del circuito; per entrambi gli appuntamenti è già confermata a fianco degli italiani la presenza di nuovi equipaggi europei oltre a quelli svedesi e del Principato.
Foto: Taccola