Alba Mediterranea Sailing Team: domenica 21 Maggio a Brindisi e a Gallipoli

BRINDISI – Cosa hanno in comune gli studenti dell’Istituto Nautico “Vespucci” di Gallipoli ed i Ragazzi della Comunità L’Adelfia, Tirammolla, Comunità Villa Ardena e Comunità Villa Clara operanti nel salento? La passione per il Mare e per la Navigazione in barca a Vela e la voglia di confrontarsi con i professionisti della vela d’altura. Ed ecco che un gruppo di ragazzi dell’Istituto nautico di Gallipoli (7) ed adolescenti (6) di varie comunità, scendono sul campo di regata di Gallipoli a difendere il terzo posto al campionato invernale a Gallipoli nel 2016, il primo posto al campionato autunnale ed il secondo posto al campionato invernale a Gallipoli nel 2015, secondo posto al Trofeo Rivellino del 2015 e terzo posto al Rotary Cup del 2016; un nuovo strumento formativo per il rafforzamento delle competenze trasversali, l’autostima, la relazione con gli altri, il coraggio, la presa di decisioni improvvise, l’affrontare le criticità in mare; tutte competenze che vengono richieste nella vita reale.

A Brindisi, invece per la Coppa Primavera, è pronto l’equipaggio formato da sei ragazzi della Comunità ZoE’, ragazzi in grado di sfidare se stessi e i luoghi comuni;  A chi poteva venire in mente di sfatare il luogo comune che l’autismo non è qualcosa che isola, che incatena ma può spiegare le vele verso il mondo, la vita e gli altri; a chi può venire in mente di preparare questi ragazzi per affrontare delle regate veliche competitive? Naturalmente ad Alba Mediterranea, Associazione di promozione Sociale che da anni si occupa di utilizzare il mare e la navigazione a vela come strumenti di inclusione sociale. L’occasione è stato l’incontro con la Cooperativa Sociale l’Adelfia di Alessano ed in particolare con la C.S.R. ZoE’, comunità dedicata all’assistenza di ragazzi con disturbi dello spettro autistico. Pamela, Alessandro, Paolo, Antonio, Marco, Claudio, Sebastian, Francesco, nel periodo settembre-dicembre 2015 è stato realizzato un percorso educativo riabilitativo e sportivo in barca a vela con l’obiettivo di partecipare al campionato invernale vela d’altura di Gallipoli.

Dopo le prime paure di salire sui pontili del porto, di attraversare la passerella per salire sulla barca, come accade per tutti coloro che salgono per la prima volta in barca a vela, non hanno voluto più scendere! Insieme agli operatori della Comunità Zoé, Salvatore e Rosario, insieme agli skipper Giuseppe, Gianni e Alessandro è stato messo a punto un programma di apprendimento basato soprattutto sul fare e sulla suddivisione dei compiti. E’ stato un percorso difficile ma entusiasmante ed impegnativo.

Hanno vissuto momenti di adattamento alla navigazione, specialmente i primi incontri, ma la più grande gioia di operatori e skipper è stata vederli, nell’incontro successivo, aspettare vicino alla passerella della barca, in attesa di ricevere l’ordine di salire a bordo. Una grande gioia, allegria e determinazione ha caratterizzato ogni giorno di uscita in mare, i ragazzi non stavano nella pelle ogni volta che dovevano allenarsi per essere pronti per il campionato invernale.

E’ così è stato, il 29 Novembre 2015, il 6 e il 13 Dicembre hanno partecipato a tre regate valevoli per il campionato invernale di vela d’altura; in due domeniche il vento ha messo a dura prova gli equipaggi, soffiando a 25 nodi e mare grosso; hanno regatato che era una meraviglia, contenti e soddisfatti di poter puntare a vincere una coppa; che lo crediate o no, questo grande equipaggio è giunto al secondo posto della categoria, regatando con un First 40.7. L’emozione e la contentezza è stata immensa per il grande risultato sportivo raggiunto ma è anche grande la soddisfazione di tutti gli operatori nel vedere la felicità, la contentezza, lo spirito di iniziativa, l’entusiasmo e la dedizione che ha caratterizzato la partecipazione a tutto il percorso che li ha visti per oltre 20 volte uscire in mare e regatare contro equipaggi competitivi in una regata competitiva. Sono tutti loro che a Brindisi con un Elan 37 andranno a “combattere” ad armi pari con professionisti della vela con la speranza di portare a casa l’ennesimo trofeo.

Alba Mediterranea, capofila del raggruppamento formato da Assonautica di Puglia, Consorzio Emmanuel e Centro Servizi Salento, sta realizzando il progetto “Alba Mediterranea Sailing Team – Messaggeri di Legalità”, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale. Il progetto promuove la cultura e la pratica della legalità attraverso l’esperienza della navigazione a vela intesa come pratica che impone comportamenti ispirati al lavoro in comune, al rispetto delle regole e dei ruoli, all’assunzione delle responsabilità ed alla accettazione e condivisione dei successi e dei momenti di criticità.

Il 2015 ed il 2016 è stato un periodo molto impegnativo per Alba Mediterranea Sailing Team, il duro lavoro ha portato risultati impensabili: dopo mesi di formazione al seguito di psicologi e skipper professionisti attraverso sessioni di team building, lezioni teoriche e pratiche finalizzate a costruire equipaggi in grado di partecipare a regate competitive anche internazionali. Alba Mediterranea si è presentata sulla linea di partenza della XXX Regata Internazionale Brindisi-Corfù con quattro imbarcazioni in tre diverse classi: Idrusa, il Farr 80 di Paolo Montefusco in classe ORC A, Gavia, un Elan 37 in classe Holiday sprint, e Lira e Auriga, rispettivamente un Delfia 47 ed un Bavaria 41 in classe Holiday. Alla Trani-Dubrovnik abbiamo regatato con MakTub, Elan 40; da settembre a dicembre 2015 abbiamo regatato a Gallipoli partecipando al Trofeo Rotary Cup, al Trofeo Rivellino, al campionato autunnale ed al campionato invernale di vela d’altura con First Flight, un First 40.7. Il 2016 abbiamo partecipato alla Regata Internazionale Brindisi-Corfù (Grecia) – 08-10 Giugno 2016 – SECONDI in tempo reale con Idrusa di Poncho Montefusco, 3° della categoria Holiday con SANBARCAMO, 15° con Sea Gull Magique, 3° Posto nel campionato invernale Vela d’Altura di Gallipoli. Realizzati 38 seminari nelle scuole pugliesi su navigazione in barca a vela e legalità, realizzata la crociera della legalità in barca a vela.

Con il progetto Alba Mediterranea Sailing Team abbiamo messo in condizione oltre 140 ragazzi di intraprendere un per-corso, oltre 70 hanno terminato le attività ed oltre 50 hanno partecipato a regate internazionali e campionati invernali, hanno vissuto un’entusiasmante avventura; dal nostro punto di vista lo svantaggio non è altro che un’occasione persa, mancata. Con questo progetto non abbiamo voluto portare in barca dei ragazzi particolari, non abbiamo voluto metter in campo un’attività ludica o ricreativa ma abilitativa e riabilitativa, abbiamo voluto mettere delle persone nelle condizioni di imparare a fare delle cose straordinarie, impensabili che mai avrebbero sognato o immaginato di fare, a causa di vari motivi e circostanze. Abbiamo definito un obiettivo (Regata) ed abbiamo creato un percorso finalizzato a raggiungerlo. Attività in aula, uscite in mare, conferenza stampa di presentazione equipaggi, partecipazione alle cerimonie, il trasferimento delle imbarcazioni verso le città delle regate, la presenza allo stand a Brindisi di Alba Mediterranea, le cene comuni, la navigazione, l’arrivo, la ripartenza, l’attesa per un soffio di vento.

Il tutto è stato utilizzato come metafora della vita reale. Così come nella navigazione, anche nella vita occorre fissare una meta da raggiungere, bisogna organizzare e pianificare tutte le azioni per raggiungere l’obiettivo, è necessario individuare l’equipaggio (relazioni umane) con cui intendiamo raggiungere l’obiettivo, è necessario fare la cambusa (individuazione strumenti), selezionata dall’Istituto Alberghiero di Otranto, per non morire di fame prima di raggiungere l’obiettivo, occorre essere preparati in caso di cattivo tempo o mare grosso o vento forte, nella vita reale esistono le criticità e gli imprevisti e come succede in mare bisogna intervenire immediatamente per affrontarli per continuare a navigare.

Su questa alternanza tra realtà e metafora ha preso corpo il progetto e si è concluso dando la possibilità ad oltre 50 valorosi “eroi” di vivere un’emozionante avventura ma soprattutto di “imparare” che i sogni impossibili a volte esistono e si avverano anche. Abbiamo partecipato ma abbiamo anche vinto!